lunedì 4 agosto 2014

punti di vista.

Credo che ormai del bimbo rifiutato dalla coppia australiana si sia detto tutto.
Il voler un figlio a tutti i costi, ma volerlo solo perfetto. Un utero in affitto,  la richiesta di abortire perché con sdD, l'abbandono alla nascita con la figura di schifo colossale in mondovisione.
Ma manteniamo la carità cristiana e non giudichiamo.
Però...
I genitori biologici ricchi lasciano il bimbo cardiopatico che necessita di cure costose alla madre  in affitto e se ne vanno.
E lei? L'UTERO?  Povera in canna ha rifiutato l'aborto prima e ora crescerà il bimbo partorito, con cardiopatia e trisomia connessa. E lo ama pure.
Mi viene spontaneo pensare alla coppia omosessuale che teneva il neonato tra le braccia,  davanti alla madre  distrutta  che aveva appena partorito e mi chiedo:si può veramente pensare che queste donne-madri siano solo incubatrici?
Tengono i figli in corpo tanti mesi, stanno attente a cosa mangiano, a quello che fanno, controllano la pressione, le perdite, i movimenti del bimbo e poi...
Lo lasciano andare.
Ma in questo caso qualcosa è andato storto.
La madre che lo ha partorito dice no a chi ha pagato ed è genitore biologico e  tiene il bimbo anche contro la mentalità down zero, anche se malato, anche se povera.
Un riscatto dell'Umanità vera nei confronti di chi vede nel figlio un bene di consumo.
A tutti i costi e perfetto.
Viene da dire che qui l'incubatrice si è ribellata ed è diventata più madre della madre.
Brava.
Peccato per la sorellina, a lei è andata peggio.

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