mercoledì 27 agosto 2014

ignorare la verità.

Uno scienziato, di cui non farò il nome, perché non si merita neanche di essere citato, consiglia di abortire i bimbi con t21e riprovarci, sperando che la prossima volta vada meglio.
Ora, probabilmente adesso sarebbe giusto che io mi mettessi qui a mente fredda e con lucidità gli spiegassi perché sbaglia, perché non si può giustificare un omicidio per eugenetica, gli dovrei ribadire cosa sia la morale, cioè perseguire il Bene vero, dovrei ricordargli che non sempre c'è una prossima volta,  per cui quel figlio è l'unico dono che i genitori avranno.
Ma non lo farò.
Non riesco.
In questo momento il mio cuore sanguina troppo.
E non solo per le sciocchezze crudeli che ha detto lui, ma anche per molte cose che sono state dette dopo.
Sondaggi per sapere se è giusto o meno abortire una t21.
Forum in cui si giustifica l'aborto per la bassa qualità di vita dei sindromici.
Gente che annuisce e dice:"se la madre non se la sente..."
Lascialo in ospedale, altri lo accoglieranno.

Guardo mio figlio e piango.
È una persona.
Una magnifica persona.
Migliore di tante altre che conosco.
Più coraggiosa di altre.
Mio figlio è bellissimo, allegro, prepotente, vivace, dolce, felice.
Mio figlio è vivo.
Mio figlio è unico.
Ho lottato per la sua vita prima ed oggi ho capito.
Dovrò farlo per sempre.
Perché di scienziati ignoranti , medici ignoranti, gente comune ignorante, il mondo è pieno.
Allora vi dico:guardate mio figlio, guardate le persone con sindrome di Down, guardatele per conoscerle veramente e sarete meno ignoranti.
E capirete che non avete il diritto di decidere della loro vita.
Perché è sacra come la vostra. Sicuramente più della mia.
Fidatevi, io lo so.
Mi auguro che riusciate a capirlo anche voi.
E se non vi fosse chiaro, ve lo ricordo io.
Abortire è uccidere un bambino.
Sempre, in ogni caso. E se più fragile, almeno apparentemente, rimane tale. La fragilità non giustifica, anzi.
Ecco cos'è l'aborto.
Un omicidio.
E  "basta".

mercoledì 20 agosto 2014

Comoda la vita.

"L'Altra, visto che le grandi non ci sono, oggi fai tu la lavastoviglie."
"nononoono, che schifo, toccare la roba sporca, nonono, neanche per scherzo, non lo farò mai, noooo"
"L'Altra, poche storie, vai."
"Noooo"
"L'Altra, e quando avrai tu una casa? Chi laverà i bagni o farà lavatrici o lavastoviglie? E quando dovrai cambiare i pannolini sporchi di tuo figlio? "
"Mhhh...ci sono! Chiamo te!"
Eh no, figlia mia, io ho già dato!

anche questa

Alle persone con la sindrome non vengono praticati i trapianti d'organo.
Persone di serie z.
Mi piange il cuore.

Trucchi del mestiere.

L'Altra ha una notevole vena drammatica.
Quando qualcosa non la soddisfa, o non le piace, o non è come vorrebbe lei, inizia la sceneggiata.
Urla, saltelli, scosse di spalle...
L'ultima volta però, appena ha iniziato, E l'ha seguita imitandola, quindi avevamo due attrici drammatiche che urlavano e saltellavano insieme per la stanza.
Ad un certo punto L'Altra si è fermata, ha guardato E che continuava e, con tutta calma, le ha detto:
"No, guarda, io non faccio proprio così...muovi meno le spalle, più la testa, urla meno..."
Bene, l'attrice si è svelata....già prima non le credevamo, figuriamoci ora.

martedì 12 agosto 2014

fatto.

E , questa volta,  il compleanno l'ho festeggiato.
Pochino pochino, ma sto migliorando!

rifarò l'esame.

"LEI, FERMA."
"Lei, no!"
"Lei, vieni quiiiii!"
"Mamma, te lo dico, basta sgridarmi. Stai perdendo punti."
Patente a punti per maternità.

nel vero Amore.

"Questo è il mio Corpo...Questo è il mio Sangue...offerto in sacrificio per VOI...fate questo in memoria di Me."
E non lo dice solo a te , medico ginecoloco o anestesista, o a te, politico che approvi le nostre leggi, o a te, infermiere di sala operatoria....lo dice anche a mio figlio,  quello con la sindrome di Down, quello che per te non vale la pena, non vale la fatica, non vale la spesa, non vale la vita.
Invece Dio lo ha creato e lo ama da sempre, addirittura è morto per mio figlio e, sorpresa, lo avrebbe fatto anche se lui fosse stato l'unico uomo sulla terra.
Mio figlio vale l'Eternità di Dio.
Chi sei tu, allora, per dire che invece non vale neanche una semplice vita?
Lo sai? Io credo nella fede, nella speranza e nella carità.
Per questo , sappilo, insegnerò a mio figlio a pregare per te, perché, nella misericordia di Dio, anche tu un giorno, fra 100 anni, possa capire e avere la fortuna di incontrare la mia creatura nella gloria della Vita Eterna,  dove lo vedrai in tutta la sua meravigliosa natura amata e amante.
E allora, con gli occhi dell'Amore, so che riuscirai finalmente a capire chi è la persona eternamente perfetta, a cui volevi farmi rinunciare.
E gioirai del fatto che io non ti abbia ascoltato.
E spero di poterlo fare anche io con te.

lunedì 4 agosto 2014

punti di vista.

Credo che ormai del bimbo rifiutato dalla coppia australiana si sia detto tutto.
Il voler un figlio a tutti i costi, ma volerlo solo perfetto. Un utero in affitto,  la richiesta di abortire perché con sdD, l'abbandono alla nascita con la figura di schifo colossale in mondovisione.
Ma manteniamo la carità cristiana e non giudichiamo.
Però...
I genitori biologici ricchi lasciano il bimbo cardiopatico che necessita di cure costose alla madre  in affitto e se ne vanno.
E lei? L'UTERO?  Povera in canna ha rifiutato l'aborto prima e ora crescerà il bimbo partorito, con cardiopatia e trisomia connessa. E lo ama pure.
Mi viene spontaneo pensare alla coppia omosessuale che teneva il neonato tra le braccia,  davanti alla madre  distrutta  che aveva appena partorito e mi chiedo:si può veramente pensare che queste donne-madri siano solo incubatrici?
Tengono i figli in corpo tanti mesi, stanno attente a cosa mangiano, a quello che fanno, controllano la pressione, le perdite, i movimenti del bimbo e poi...
Lo lasciano andare.
Ma in questo caso qualcosa è andato storto.
La madre che lo ha partorito dice no a chi ha pagato ed è genitore biologico e  tiene il bimbo anche contro la mentalità down zero, anche se malato, anche se povera.
Un riscatto dell'Umanità vera nei confronti di chi vede nel figlio un bene di consumo.
A tutti i costi e perfetto.
Viene da dire che qui l'incubatrice si è ribellata ed è diventata più madre della madre.
Brava.
Peccato per la sorellina, a lei è andata peggio.