giovedì 25 dicembre 2014

auguri !

"Mamma, ma se i regali  li porta Babbo Natale, voi non fate niente ai vostri bambini? Siete crudeli!"

E con questa vi auguriamo un Sereno e Santo Natale!

mercoledì 17 dicembre 2014

già!

E quando dopo aver disperatamente cercato le chiavi della macchina in lungo ed in largo, prendi quelle di scorta e vai al parcheggio e trovi:
A) la macchina aperta
B) le chiavi ufficiali infilate nel cruscotto
Capisci che è proprio ora di vacanze.

lunedì 15 dicembre 2014

Uhhh, un post difficile, che novità.

Ci sono quei periodi di stanchezza in cui il cielo sembra nero e una cappa di qualcosa che non torna ci avvolge.
Può succedere, soprattutto quando la vita è complessa e si corre continuamente da una parte all'altra; non c'è tempo di fermarsi, pensare, capire, ma qualcosa lavora dentro.
A me sta succedendo adesso.
E, come mio solito , mi sono fermata a cercare cos'è che ...disturba.
Di solito la causa non è mai troppo nascosta, anzi...a volte è un qualcosa di base che però è aggravata da qualcos'altro, come un sonno arretrato che stenderebbe un orso.
Comunque.

Questa volta , quello che succedde è che...io ODIO LA SINDROME DI DOWN.
Ops!
Sconvolti? Già. sono mesi che vi dico che ci si convive benissimo, Anzi, genera una quantità d'Amore inenarrabile...
Ed è vero, confermo tutto, parola per parola.
 Per cui, ascoltatemi bene:
IO ODIO LA SINDROME DI DOWN.
MA AMO MIO FIGLIO IMMENSAMENTE.

E QUESTO DIPENDE DAL FATTO CHE MIO FIGLIO NON E' LA SUA SINDROME DI DOWN , PERCHE' MIO FIGLIO HA , NON E', LA SINDROME DI DOWN.
Mentre in questi mesi mi sono sentita ripetere tante volte : " Lui è Down, per cui...Lui è Down, quindi..."
No, Lui ha la Sindrome, non é la sindrome.

Sottigliezza semantica , direte voi.
No, finestra di luce che si spalanca in una stanza buia, vi rispondo io.
E' riconoscere l'assoluto, immenso, ineguagliabile valore di mio figlio, unico ed inimitabile monello,
INDIPENDENTEMENTE DALLA FORMA DEI SUOI OCCHI O DAL NUMERO DEI SUOI CROMOSOMI.
E' come dire: "basta, sindrome, hai rotto, e te lo dico francamente: non riuscirai a soverchiare la persona di mio figlio, non deciderai tu della sua vita. Sei un mezzo, che mio Figlio userà per essere al meglio di se stesso. Non sei un fine, non sei la fine. Vuoi ostacolarlo? Ok, provaci, ma noi lotteremo per vincerti. E tu non lo sai, MA NOI SIAMO PIU' FORTI DI TE: e se vincerai , in qualche campo, va bene. Ma non ti illudere,  non ci arrenderemo mai. Non rimarremo down, saremo comunque UP:"

Per cui, Genitori, in alto i cuori. I nostri figli sono Trisomici, è vero, ma non sono la Sindrome.

Usciamo da questa cappa e riprendiamoci la libertà di odiare ciò che può ostacolare le nostre creature, tanto noi siamo più forti e tutto quello che a noi ci importa, e riuscire a renderli felici e realizzati. Lottiamo pe questo, come faremmo e facciamo per ogni altro figlio.

Sentiamoci capaci di odiare la sindrome ma di amare i nostri figli, senza sensi di colpa, è normale farlo, perchè tanto loro sono meravigliosi così come sono, creature di Dio di ineguagliabile bellezza.
E saranno liberi. Li renderemo tali.
E noi lo saremo con loro.

Ohh, grazie a Dio, sto già meglio.



mercoledì 10 dicembre 2014

Scuola, ancora.

Abbiamo avuto il gruppo operativo di Lui, il che significa un incontro di 8 adulti per parlare di uno scricciolino che non arriva al metro.
Per fortuna tutto si è svolto in un clima sereno e collaborativo ( sapete che fantastiche insegnanti ha, lo stesso vale per il resto dell'equipe che lo segue).

La cosa deve avermi causato parecchio stress, sapendo di altri genitori a cui è andata malissimo per problemi con il gruppo operativo, visto che stanotte ho sognato che era stato un disastro anche per noi ed io dopo lottavo ( e vincevo) con un serpente di un metro...Paura!

Comunque, la cosa più importante per Lui è che all'asilo ( scusate, scuola dell'infanzia), lo trattano come
UN BAMBINO NORMALE.
Mio figlio è UN BAMBINO COME GLI ALTRI.
Anche se ancora non parla se non a gesti e con un linguaggio tutto suo ed ancora non è un campione di corsa.
Ringrazio Dio, per l'opportunità che il gruppo scuola gli sta dando.
Non lo vedono come un peso o una dificoltà, ma semplicemente come un sornione, affascinante, pestifero e furbissimo piccolo BAMBINO . Che segue ritmi, giochi, regole di tutti gli altri.
A volte anche meglio degli altri ( orgoglio di mamma...scusate!).

Che devo dire? Questa deve essere la realtà o almeno dovrebbe esserlo per tutti i ragazzi a scuola, normo o speciali. Ognuno è unico, ognuno è irripetibile. UNO VALE UNO.
Sempre.
E io che posso dire a chi lavora con mio figlio così?
Grazie.

Ehi!

Lui è guarito!

Ora tossisce L'Altra , e A si è slogata una caviglia, quindi stampelle.

Non distraetevi, per favore!

mamma, attenta!

Lei è in prima elementare.
Veramente ormai si chiama scuola primaria, ma rimane sempre il primo anno, quello in cui si imapara a leggere, scrivere e contare, ...più qualcosa di scienze, storia, geografia, geometria, arte, musica, inglese...Insomma, quello in cui si inizia a lavorare sul serio.
Comunque.
Io non sono una mamma che fa i compiti con i figli, i miei pargoletti si arrangiano da soli.
L'unica eccezione è proprio il primo anno ed in caso di richieste d'aiuto o situazioni straordinarie.
Lei , quindi, è soggetta al controllo materno.
Ed io al controllo di Lei.
Infatti, mentre io le sono vicina mentre scrive, la mia piccola pestifera sbaglia apposta per essere sicura che io me ne accorga.
Se sono distratta mi dice:
" Mamma, insomma! Non vedi che ho fatto la T invece della I? Ti sembra bene? Dammi la gomma"
Ed io , mortificata, sorridacchio, passo la gomma ed aspetto che la tortura dei compiti finisca.
Povera me, ripresa in prima  scuola primaria.

mercoledì 3 dicembre 2014

Esagerare sempre!

E Lui si è fatto una bella polmonite.

Perchè accontentarsi di una semplice bronchite?

fa tanto calzolaio con le scarpe rotte...pneumologa con figlio polmonitoso.

Pregare please!

Essere liberi, essere felici.

Fe ha compiuto gli anni.
Ed io ho ammirato questa mia autonomissima figlia affrontare con grande libertà anche questa tappa.

Con i soldi della sua paghetta ha comprato dei cioccolatini  per festeggiare con i  compagni di scuola.
Si è alzata la mattina presto per farsi una pettinatura un pochino più ricercata del solito.

Non ha chiesto grandi regali ma solo che le facessi un dolce ( semplicissimo ) particolare.

Ha detto che preferiva non doversi occupare lei delle candeline, come fa di solito per gli altri, ma poi, viso che non le piaceva come stavano andando , la torta se l'è sistemata da sola.

Ridendo contenta le  ha  poi spente , mentre noi urlavamo gli auguri.

E'stato bello vederla gioire di una festa casereccia che si è anche mezza organizzata da sola, libera di essere felice di poco , libera di essere felice di tutto.

Grazie Amore mio per la tua libertà, grazie Amore mio per la  tua vita.

A posto.

" Mamma, chi è il tuo figlio preferito?"
Ahi, bruttissima domanda. Se sbagli sei finita.
Ci vuole astuzia...o una esperienza di 7 figli.
" Tu Amore."
Anche perchè nessuno dei tuoi fratelli è qui intorno, non rischio gelosie.
"Ah. E Lui?"
Giocare d'astuzia.
"Lui è il mio maschietto preferito."
"AH. Ed il Ciugo?"
La battaglia si fa dura.
"Il Ciugo è il mio maschio grande preferito."
"AH.
Capito.
Io sono la tua piccola preferita, Lui il tuo piccolo maschio preferito, il Ciugo il tuo maschio grande preferito, L'Altra e la Fe le tue femmine di mezzo preferite, A ed E le tue fammine grandi preferite.
A posto."

A posto. Si, Amore, a posto. Ognuno al suo.

Sopravvissuta alla battaglia! Almeno per ora.

venerdì 21 novembre 2014

Basta!

http://ciughini.blogspot.it/2014/02/sveglia.html


La notizia sembrava essere caduta nel dimenticatoio, per fortuna.
Ora torna in auge.
Probabilmente  questi pseudoscienziati  sono contenti che si parli di loro.
Ma io mi chiedo: come fate a guardarvi allo specchio , cari ( ironico) colleghi ( sarcastico)?

Dovreste difendere la vita dei più deboli , invece vi ci accanite contro.

Sono una signora, per cui mi trattengo dal dirvi, esplicitamente, cosa penso di voi.
Ritenetevi fortunati.

E tu , Umanità, reagisci!
Stanno uccidendo ciò che hai di più prezioso, la dignità dell'essere umano, il rispetto della vita fragile, l'amore per un figlio, anche se non perfetto.

Reagisci, o non sarai più degna di essere considerata...umana.

mercoledì 19 novembre 2014

un Amore di Scuola

E poi vai alla riunione della sezione primavera di Lui.
Ti siedi ed ascolti.
Quante riunioni hai fatto come questa?
Ma ogni figlio è diverso, per cui rimani concentrata.
E senti parlare di manualità,  gioco simbolico, psicomotricità.
Questi bimbi fanno questo,  altri fanno quello,  alcuni sono autonomi nel mangiare, altri meno....
E cominci a trattenere il fiato.
Non si fanno nomi,  è un incontro per tutti, non personale.
Ma mi accorgo che sono attentissima, più di altre mille volte.
E guardo i disegni appesi, cerco il suo nome.
Il cuore sussulta, eccolo.
Quanto è bravo, il mio Lui.
E il dubbio invece si insinua.
Sarà bravo come gli altri?
Sarà all'altezza delle consegne?
Sarà felice di quello che fa?

Allora, un pochino titubante,  il giorno dopo fermi la sua maestra.
Hai il cuore in gola e lo sguardo sbilenco.
Inutile negarlo, temi il confronto.
Per cui lo abbracci forte.
Altre mamme ti hanno raccontato che i loro figli , in altre scuole, sono esclusi dalle attività,  perché le insegnanti ignorano le loro capacità.
Ma tu hai scelto una scuola che ami e conosci da tanto, stimi le insegnanti e la loro passione.
Allora affondi il viso nella spalla di tuo figlio e chiedi .
Lui...fa le stesse cose degli altri?
E la Maestra ti legge nel cuore, sorride e dice che si, è sempre perfettamente incluso e anzi a volte è più bravo di altri.

Allora sorridi.
Ricacci le lacrime di gioia, che la Maestra legge nei tuoi occhi lucidi, sorridi, sorride, e saluti felice.
Oggi il mondo è bellissimo.

E mentre vai via la Dada ti dice che Lui sta diventando un monello.
Come a casa, si sta svelando.
Allora ridi forte, vuol dire che Lui è sereno, come te.

Oggi il mondo è veramente strabellissimo.

Grazie Scuola.
Grazie Maeste.
Grazie Dade.
Grazie a tutte.
E...
Grazie Signore.




lunedì 17 novembre 2014

Finalmente la luce.

http://www.ilfoglio.it/articoli/v/122917/blog/il-papa-aborto-ed-eutanasia-false-compassioni-i-medici-cattolici-facciano-obiezione-di-coscienza.htm


Vedete, certe cose , certe verità, non possono cambiare, perchè sono legate alla natura stessa dell'Uomo.
Abortire, per esempio, non è un diritto, ma un omicidio.
Ed il Papa ha tutto il diritto di parlarne, perchè, cari miei, in materia di morale e di etica, ha il dovere morale di guidare la sua Chiesa e di difendre la dignità e la realtà naturale  di tutti gli uomini.

Mi alzo in piedi per applaudirlo, sperando che altri miei colleghi lo seguano.

venerdì 7 novembre 2014

Beccata.

"Mamma, i miei occhi sbagliano o qui c'è qualcuno che invece di farmi la merenda, come le ho chiesto, si sta facendo i  .... suoi?"
Ora, se questa frase con linguaggio da turpiloquio me l'avesse detta una dei figli adolescenti l'avrei aspramente redarguito, magari anche con qualche insulto ben calibrato, ma visto che me l'ha detto Lei...sono rimasta così stupita che non sono stata in grado di reagire.

E lo ammetto.
Mi stavo proprio facendo...i fatti miei.

lunedì 3 novembre 2014

Amore unico.

Sono arrivata ad una conclusione molto ...azzardata.
Non so, forse le mamme saranno tutte in coro , o quasi, d'accordo con me.
Forse.
Comunque.
Penso questo:
L'Amore vero al mondo esiste.
Dio lo ha creato.
C'é.
Quell'Amore unico, irripetibile, contemplativo, profondo.
Quell'Amore che ti fa guardare gli occhi dell'amata con estrema concentrazione,
Quell'Amore di cui ti nutri, quell'Amore di cui ti appaga e  ti rende felice,
Quell'Amore che ti sazia, ti calma, ti fa addormentare sereno.
Quell'Amore che rende pieno di gioia non solo chi lo dà, ma anche chi lo riceve, nonostante la stanchezza, il sonno, le paure...
Quell'Amore.
Quell'Amore di un Bimbo Neonato per la sua Mamma.

Certo, tutti i Figli amano le madri.
Ma almento i neonati non contestano, non fanno i capricci (!), non criticano, non disobbediscono...
Se stanno bene, sono sazi, puliti e sereni, guardano la mamma negli occhi e dormono beati tra le sue braccia.

Che Amore incredibile....

Ho voglia di un altro essere amante?

Può darsi.

Ma non lo ammetterò mai.
;)

Ascoltami!

"Ciao, come stai?
Beh, cosa sono quegli occhi così scuri?
Il risultato della amniocentesi? ah no non sapevo che l'avevi fatta.
Perchè piangi?
Cosa?
Sindrome di Down...capisco.

Lo sai , vero, che il mio Lui ce l'ha...
Si , ma no, non è una forma lieve.
Ce l'ha e basta.
Certo, ha manifestazioni fenotipiche non importanti e, per ora non patologie correlate.
Fortuna?
Ma, si anche, ma mica capitano sempre, sai?
No, non è detto che sia cardiopatico, e se dovesse esserlo lo si affronterà, no?
Il ritardo?
Si , ma anche quello dipende. Se poi crescono in un ambiente stimolante, vedrai che sviluppo!
No, dai non disperarti!
Cosa dici?
Che ti hanno detto? malato, infelice, peso per la famiglia, croce?!?!?!
L'aborto...eh, figurati...
Senti...ma con chi hai parlato?
I Medici...certo, l'ecografista...il ginecologo...
Ma che ne sanno...ma parla invece con chi di questi bambini se ne occupa, con chi questi bambini ce li ha!
Piangi? fai bene, sfogati, anche io ho pianto tanto.
Ma ora rido!
No, non sono matta, o forse si, ma non rido per quello.
Perchè?
Perchè amo mio figlio.
E mio figlio ama me!
Cuore di mamma.
Difficoltà?
Si certo, qualcuna. Vita più complessa, visite, controlli...
Ma soddisfazioni immense, ogni progresso, ogni conquista, una gioia infinita.
Tu, madre inadeguata?
Oh, nooooo
E' tuo figlio! Tuo!
e come mi disse una volta una donna dalla vista lunga, sarà tuo figlio ad insegnarti ciò di cui ha bisogno.
La sindrome una condanna?
No, la sindrome una condizione genetica, un modo di essere.
Paura?
Si, ma come per tutti i figli...è nel nostro dna di madre.
Che ti diranno gli altri?
E che ti importa?
Tu avrai tuo figlio, gli altri parlino pure.
Magari conoscendovi impareranno qualcosa, tipo cos'è l'amore...
Sarà infelice?
perchè?
Chi lo ha detto?
Sarà felice perchè sarà amato...
Dio?
Perchè lo ha permesso?
perchè ha lasciato che accadesse?
Non lo so, ma sicuramente c'è un Suo piano dietro.
E fidati di me:
è un piano ricco di Amore e Gioia.
Un consiglio spassionato?
Seguilo!
E riderai con me."

lunedì 27 ottobre 2014

Paroline e versi!

Ora, Lui ancora non parla, se non poche paroline ben chiare.
Mamma, per esempio lo dice, per fortuna.
Ma capisce veramente tutto, anche in modo impressionante....
E si fa anche capire perfettamente.
Ieri ha indicato me, poi se stesso ed ha fatto il verso del cavallino.
Quindi abbiamo giocato a cloppete.
Poi , se ha fame , si porta il dito alla guanciottina lo gira come per dire buono! e fa "mhhh".
E in 8 corriamo a nutrirlo.
Ora i miei figli hanno deciso di fargli evolvere un po' il linguaggio, per cui hanno iniziato a lavorarci.
Risultato?
Sa dire " Tle", perchè una sorella e conta e dice :"uno, due..." e Lui urla, felice : "Tle!".
Non so bene a cosa serva, ma ne andiamo molto orgogliosi.
E poi chiama il Ciugo, dice no, dice si, dice...cacca.
ora, il motivo pe cui i fratelli glielo abbiano voluto insegnare, non è ben chiaro.
Certo è che sono stata fortunata.
Non gli hanno insegnato nulla di peggio!
Almeno per ora.

Ah, certo, il papà, come lo chiama?
Ehm...con il verso del maiale.
Si lo so è strano. Ma avete mai visto il cartone della rosa mailaina?
Come si presenta il papà?
Con il verso.
Ecco, mio figlio fa processi logici perfetti.
Un papà è sempre un papà.
Certo, non è che mio marito sia proprio felice, ma sospira e risponde. 
Ma oggi lo porta lui alla valutazione logopedica, per iniziare la terapia.
Scommetto che sarà la prima cosa che dirà:
"Mio figlio deve imparare a dire papà!"

Olè.

Questo  fine settimana ho lavorato un pochino sulla mia  quarta m.
Nonostante i giorni già pienotti , ho cucito 5 copripiumoni, ne ho finito un sesto, ho imbiancato un pezzo di cucina, ho sistemato il girdino con il marito...E poi il nuoto, la spesa, i parenti accartocciatelli...
Una forza della natura.
Il trucco?
Sto prendendo del cortisone per una sciatalgia, quindi sono dopata, completamente dopata.
Non prendo mai farmaci, tra allattamenti e gravidanze...ora che sono responsabile (!) solo di me stessa, invece, mi sono curata.
Sto pensando seriamente di non mollarlo mai più....

sabato 18 ottobre 2014

dubbio. Legittimo, direi.

Ok. Ho smesso di lavorare il sabato per stare in famiglia.
Quando Lui era a casa, era più comodo fare ambulatorio in una mattina in cui stava a casa con il papà e i fratelli,  ma ora va alla scuola dell'infanzia...e io lavoro solo durante la settimana.
Approfittando della mattina "libera"  portiamo 5 , dico 5 figli in piscina.
5. Ormai la direzione ci stendeva i tappeti rossi.
Possiamo risollevare le sorti economiche della loro società da soli.
Per fortuna,  allibiti dal numero ("e non sono finiti" ho detto io), ci hanno fatto un mega sconto ("e ne faremo uno maggiore la volta prossima" ha detto lei).
Ora , però,  mi sta venendo un dubbio.
5 in piscina vs ambulatorio.
Forse era meno stancante lavorare?
Mi sa che non sono molto furba, eh?

Meno male che acquaticita'con Lui la fa il papi. Almeno mi evito i girotondi in acqua.

martedì 14 ottobre 2014

La quarta M!

Crescendo ho sviluppato un altro sogno.
Si lo so, non smetto mai di stupirvi.
E se anche mi sforzo, non trovo M da metterci.
Vorrei ristrutturare da 0 una casa.

E' il modo in cui mi rilasso.
Sfoglio riviste di arredamento o guardo programmi di ristrutturazione.

Ora lo sapete,ormai non ho più segreti per voi.
Quando ho tempo per fare tutto ciò?
Quasi mai...
Ho comprato una rivista da un euro  4 giorni fa...ed ancora non ho finito di leggerla, forse neanche di sfogliarla.

Ecco la M!
Quella di...Mai!

Regalissimo!

 
 
SI ALLA VITA TUTTA LA VITAAAAAAA
 
Mia Nuora!

Verità complesse.

"Lei, cosa hai fatto ai pantaloni nuovi? C'è un buco!"
"Si, sono state le zanzare."
"Eh? Le zanzare?!?"
"Si si."
"Lei?"
"Ok, no, sono stati gli animaletti che mangiano i vestiti, quelli che volano."
"Le tarme?"
"SISI"
"Lei, primo a scuola le tarme non credo ci siano, inoltre non fanno buchi così grandi."
"Ok, ho preso uno spigolo e..."
"LEI!"
"No, mi sono cadute le forbici e..."
"LEI! "
"OK, me li sono tagliati apposta."
"Ah, ecco."
Ora capisco perchè a scuola mettono i grembiulini.
Prometto che non la manderò più senza.


PS: non l'ho messa in punizione.
So che può stupirvi, ma la prova di tagliarsi i vestiti la fanno tutti i bimbi.
E poi ci hanno pensato le sorelle.
"Tu hai pantaloni nuovi e li rovini? Ci sono bambini che vanno in giro vestiti con i sacchi di patate!"
"Sacchi di patate? E come fanno? Le patate addosso?"
"No Lei, i sacchi senza le patate!"

E così mi sono persa nel suo visetto che immaginava personcine che si vestono con chili di patate...
e niente punizione.

domenica 12 ottobre 2014

precisazione

Rileggete il post sotto, lacrime diverse, l'articolo che cito non è corretto,  il bimbo era già morto quando lo hanno dato ai genitori.

sabato 11 ottobre 2014

lacrime diverse.

Oggi sono andata ad un Convegno sulla sd Down, dove, posso riconoscerlo senza vergogna,  ho pianto durante tutta una relazione.
La relazione in cui si parlava della speranza nella cura dei sintomi che a volte si accompagnano a questa condizione genetica.
Ho pianto pensando a quello che vorrebbe dire per mio figlio e  per gli altri bambini come lui.
La speranza di una vita senza condizionamenti, senza limiti imposti da questa sconosciuta possibile intossicazione metabolica, una vita che agli altri sembrerebbe uguale a quella di tutti e che per noi sarebbe ...unica.
Ma siccome amo mio figlio appassionatamente per quello che è, così come amo incondizionatamente i suoi fratelli,   per la sua semplice meravigliosita' (chissà se ai blogger è consentito inventare termini, visto che lo fa anche banderas per dei biscotti) ho versato qualche lacrimuccia anche per un'altra speranza.
Pensate.
Se la sdd fosse "curabile", sapendo con questo cosa voglio dire,  forse non farebbe più paura.
Forse nascerebbero più bimbi speciali.
Forse un genitore non abortirebbe.
Forse una "madre" non concederebbe un'intervista su un tabloid inglese,  raccontando di aver abortito il suo bambino con sdd, "per il suo bene e per quello dell'altro figlio".
Non racconterebbe di averlo voluto vedere appena abortito, di averlo tenuto con lei ed il marito un'ora, per poi darlo alle infermiere.
Forse un racconto così non sarebbe più concepibile.

Questo post l' ho scritto dopo aver letto l'articolo che cito sotto,  in cui si dice che il bimbo era stato ddato vivo ai genitori e soppresso dopo. Mia sorella ha letto l'articolo originale e dice che il bimbo era già morto con l'aborto.
Per cui rettifico alcune cose che ho postato.
Ma resta lo sconcerto per una vita distrutta per la sdd. Assurdo.
Forza ricerca, forza.

Non ho inventato nulla.

http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2014/10/10/SINDROME-DI-DOWN-Ho-abortito-mio-figlio-e-stata-la-cosa-migliore-per-lui/
Quindi non è stato soppresso dopo. Cosa cambia? Che i genitori non lo hanno visto vivo, che le infermiere non hanno agito dopo.
Cambia la forma, non la sostanza, perché il bimbo è morto.

lunedì 6 ottobre 2014

Rubo ancora. Sentinelle in piedi



Le Sentinelle in Piedi, silenziose e pacifiche, contro la legge Scalfarotto.
Attaccate anche brutalmente.
Chi è che non rispetta la libertà di parola? O di silenzio, in questo caso?
Hanno attaccato anche i bambini.
in nome di che?
Di una tolleranza che sono i primi a non praticare?

E allora rubo, si rubo, quello che ha scritto sul suo Blog una mia amica, de: "iparolin.blogspot.it"
Provocatrice, ma sincera! Spero mi perdoni.
Ma è giusto capire cosa sta succedendo, anche se io...non c'ero.


"In 100 piazze a vegliare


Sarà che la mia storia parte proprio da quella parte politica con cui ultimamente mi scontro, sarà che il primo modo di cercare di affermare chi ero fu proprio quello dello scontro e delle grida, ma a me l'idea delle possibili contestazioni, se proprio devo essere sincera, mi stuzzicava non poco! Solo il pensiero mi vedeva già pronta a vegliare in piedi, con tutta la mia difficoltà a stare ferma e zitta, ma ancora più motivata proprio perchè osservata, sbeffeggiata e derisa. Sono fatta così. E così ho scelto, anzi abbiamo scelto, mio marito ed io, di vegliare in questi mesi, ogni volta che le sentinelle ci chiamavano, ma anche ogni giorno, parlando con le maestre dei nostri figli, senza mai fare calare l'attenzione.
Poi si è arrivati a questo week-end, un week-end in cui 100 piazze italiane hanno scelto di vegliare insieme per difendere la libertà di parola, per affermare che la Famiglia è quella basata sull'unione tra uomo e donna.
100 piazze riempite da migliaia di persone grazie al tam tam sui social network, perchè nulla, null'altro si è mosso per supportare e sponsorizzare questo evento.
Si sono mossi invece loro, gli attivisti lgbt, pronti a boicottare le veglie anche con la violenza! Sì con la violenza! Questi i messaggi di amiche
- "A Torino provocazioni, disordini, insulti, decine di poliziotti a proteggerci...I manifestanti erano in rapporto di 10 a 1 rispetto a noi ed hanno più volte tentato di forzare le transenne. La cosa che più mi fa rabbia è che uno abbia preso di mira mio figlio 12enne e lo abbia provocato tutto il tempo..."
- "A Bologna la polizia ha dovuto caricare i contro-manifestanti... Molte sentinelle non sono riuscite ad entrare in piazza...Ci hanno fatto un cordone (polizia e digos) per uscire (dalla piazza)...Pare che siano arrivati da Roma a coordinare le proteste...Mio marito ha un mano ferita...Qualcosa gli è arrivato addosso mentre parlava. Discorso fatto velocemente, accorciato/interrotto. Discorso finale non fatto purtroppo."
- "A Milano hanno urlato (ininterrottamente!) cose oscene!"
- "A Trento poliziotti in tenuta anti-sommossa"
- "A Rovereto lancio di uova, in particolare contro un sacerdote

Ho scelto di riportare queste frasi scambiate tra amiche perchè mi hanno permesso di riflettere non poco su quanto stia accadendo, sul momento storico che stiamo vivendo.
Intanto la cosa che mi colpisce di più è la violenza dei contestatori. Quelle stesse persone che attaccano le sentinelle accusandole di discriminazioni ed omofobia, che vanno in giro professando l'amore ed il rispetto, non sono stati capaci di rispettare il silenzio delle piazze. E lo capisco, perchè il nostro silenzio è più potente di migliaia di urla "il rumore non può imporsi sul rumore, il silenzio si!"
Mi colpisce poi il numero: in alcune piazze i contestatori sono riusciti ad essere più di noi. Perchè? La paura sicuramente ha giocato un ruolo importante, ma non basta. Credo che le nostre coscienze abbiano bisogno di un bel frullatore che le agiti per risvegliarle dal loro torpore. L'impressione, quella vera, è che questi attivisti-contestatori hanno capito la portata di questa battaglia più di tanti cattolici. Che pur di non alzare il sedere dal divano fanno orecchie da mercante.
Chi ci può scuotere? Chi ci può fare capire l'importanza del momento storico e sociale che stiamo vivendo? Io non riesco a stare zitta (e quando mai?), non riesco a sottovalutare l'enorme battaglia culturale e sociale che stiamo portando avanti di fronte ad un mondo che cerca di minare e sminuire il valore della famiglia tradizionale, ma soprattutto quello dell'uomo stesso.

Mi pesa scrivere tutto questo, non per quello che dico, ma per quello che temo ne venga letto. Ho davanti a me volti di persone a me care che desidero abbracciare, non offendere, persone a cui voglio bene. Scrivo più per chi la pensa come me che per i contestatori, scrivo perchè vorrei che qualcuno ne fosse provocato almeno al pari che se lo invitassi da mc donald, insomma che prendesse sul serio questo argomento."

Venite!

http://www.ceps.it/?p=3980

Interessantissimo convegno a Bologna.
Io ci sarò.
Sarò quella trafelata.
Inoltre, se qualcuno volesse contribuire economicamente ( perchè è gratuito, ma le spese ci sono!) mi può scrivere nei commenti e gli faccio sapere come!

venerdì 3 ottobre 2014

Perfezione.

Ogni mamma lo vuole.
E' un diritto materno innegabile e quasi scontato, direi.
Il nostro cuore materno lo sa. E' così che deve essere.
Lo desideriamo appena compare quella righina rosa.
E non per uno solo, ma per tutti.
E' chiaro.
NOSTRO FIGLIO DEVE ESSERE PERFETTO.
Il migliore, il più bello, il più bravo, insomma, L'UNICO.

E sapete?
E' così che E'.

Sempre.
In ogni caso.
Con qualunque numero di cromosoma.
Sano o malato.
Bello o brutto.
Intelligente o meno.

Perchè?

Perchè la vera perfezione non dipende, non deve dipendere, da quello che noi ci aspettiamo da nostro figlio.
No.
Dipende da quello che nostro figlio E'.

Da come noi gli permettiamo di essere.
Da come noi lo facciamo sbocciare in tutte le sue qualità.
Da come lo aiutiamo a lavorare sui suoi difetti.
Da come noi modelliamo le nostre aspettative sulle sue caratteristiche, non sui nostri sogni.
Da come noi lo AMIAMO per il fatto che lui è così com'è, aiutandolo ad essere IL MEGLIO CHE POSSA.

Io voglio dei figli perfetti.
Io ho 7 figli incredibilmente perfetti.
Anche quando urlano o mi rispondono male, o prendono un'insufficienza a scuola.
Perchè il loro essere persone li rende perfetti. Il loro lavorare per migliorare, li rende perfetti.
Tutti.
Biondi o mori che siano.
46 o 47 cromosomi che abbiano.
Occhi neri o azzuri .
Che importa?
Guardaci bene, Mamma che mi leggi ( anche tu , Papà!): anche tuo figlio è perfetto.
Devi solo aiutarlo ad esserlo di più. E credere in lui.
E sai?
Anche tu puoi essere perfetta..
Dio ti ama e ti conosce. Se ti ama Lui...sei perfetta.

PS: anche tu , Papà!


lunedì 29 settembre 2014

Interpretare.

Toc toc.
"Chi è?"
"Ciugo, sono mamma"
Ruggito dietro la porta, che vuol dire "sono le 23 e tu sei ancora in giro, mamma?", ma che suona come :"dimmi!"
"Amore" voce smielata materna che sa che sta rompendo ad un adolescente :
"Quando vai a dormire , mi controlli Lui?"
Visto che hanno le camere vicine e il Ciugo è l'ultimo che va a letto, lo sfrutto.
"Ma DAI, sul serio?"
Che potrebbe sembrare un "Non ci penso neanche", invece è un "Lo faccio sempre"
"Scusa, lo controlli tutte le sere?!?!?!"
"Si mamma, sempre."
Che significa, lo amo quanto te, non devi ricordarmi di controllarlo.
" Grazie Amore, buona notte. Non te lo ricorderò più."
"..."
che vuol dire, notte mamma, vai, e grazie per la fiducia...futura.

Ci vorrebbe un vocabolario adolescentese-mammese.
Che dite, lo facciamo?

A proposito: grazie Ciugo.
Che vuol dire: " grazie Amore per il bene immenso che vuoi ai tuoi fratelli e per come glielo dimostri, Ti voglio bene e ti stimo."

sabato 27 settembre 2014

Per gli Amici dell'Estero

Per tutti gli Amici che mi scrivono dall'estero: ricevo i vostri commenti solo nella posta, ma non compaiono nel blog.
Ignoro il motivo di ciò, ma vi leggo e vi ringrazio!

uffa

"Lei , hai i compiti?"
"Si."
"Falli, allora, dai."
"No, dopo, ora vado a giocare."
"Lei!"
"NOnonono"
Ok, ho pensato, qui c'è una lezione da imparare. E non ho più detto nulla.
Per inciso, doveva leggere delle letterine.
Chiaramente, la mattina andando a scuola la sua coscienza si è risvegliata ed è salita l'ansia, ha cercato blandamente di rimediare, ma senza troppo impegno.
Tornando a casa, il pomeriggio:
"Lei, come è andata con i compiti?"
" Ho sparato a caso ed ho preso 10 e lode."

Oh mamma.
Lezione rimandata, direi.

Don Alvaro

http://www.opusdei.it/it-it/section/mons-alvaro-del-portillo/

E oggi Don Alvaro diventa beato.
Per me è stato una grande figura di riferimento, un modello da imitare, con la sua dolcezza, la sua disponibilità , il suo sorriso...
Oggi la Chiesa dichiara apertamente che lo considera un pre-santo!
Un consiglio: approfittatene, chiedetegli grazie e vi sommergerà di regali.


Invidio un bel pochino chi sarà oggi a Madrid!

mercoledì 24 settembre 2014

pubblicità

ve lo consiglio, in libreria...c'è già anche il secondo, Nautilus!
Bellissimo!
E c'è lo zampino di una mia sorella... ;)






lunedì 22 settembre 2014

Una preghiera per lui. Ma più preghiere per i responsabili.

Sono inorridita da questa storia del bimbo prematuro che verrà lascito morire.
Non voglio dare giudizi sul comportamento dei genitori, ne ho già sentite troppe. E non sarei delicata.
Certo, il comitato etico che ha dato l'assenso dovrebbe invece togliere il termine "etico" dal proprio nome.
Comunque.
Questa è una deriva dell'aborto,  bisogna saperlo.
Un bimbo nato a 24 settimane di gestazione....in alcuni paesi è ancora concesso abortirli.
Figuriamoci.
In più forse cerebroleso.
Sai che qualità della vita...certo, forse darlo in adozione a genitori in grado di occuparsene lo avrebbe reso un bambino amato e felice, forse pure felicissimo.
Ma no. Togliamogli l'ossigeno e via.
Una domanda:
Ma voi avete mai visto una persona ( una persona, sì, una persona!) morire per carenza di ossigeno?
No?
Io invece sono pneumologa e so cosa succede.
Che Dio li perdoni.

Proviamoci.

Lei, all'inizio della seconda settimana di scuola.
"Mamma, possiamo fare che ci vado un giorno si ed uno no? Mi sembrerebbe giusto! Uno di lavoro ed uno di vacanza, uno di lavoro ed uno di vacanza."
"No Amore, non si può."
"AH. Allora come si fa?"
"cinque giorni di scuola e due di vacanza."
"Ah. Mamma...mi sa che oggi ho la febbre, per cui comunque sto a casa..."
Aiuto, iniziamo bene.

PS; tranquilli, sta benone ed è a scuola.

sempre di corsa.

Ci sono, ci sono!
Solo che, come tutti i settembre ultimi scorsi, stiamo facendo i vari bilanci di salute.
In più abbiamo diversi parenti acciaccatelli a cui pensare...
Però ci sono!
Pregate che vada tutto bene, per favore, intanto vi racconto qualcosina.
Grazie!!!

mercoledì 17 settembre 2014

Lettera a mio Padre

Caro Papà,
lo so che non siamo ancora arrivati all'anniversario , però ormai siamo vicini ai giorni in cui hai iniziato a farci capire che qualcosa non andava.
Sorridi...lo so, sapevi da tempo che il Cielo si avvicinava, l'ho capito anche io , adesso.
Ma tu eri sempre stato così forte...
Quanto dolore hai sopportato, Papà?
Sempre sorridente.
Mai un no, non posso, non riesco, non ce la faccio, neanche quando faticavi così tanto...
Caro Papà
mi manchi molto, sai?
E non solo a me, a tutti.
Manca il tuo sguardo, il tuo sorriso, la tua voce.
Manca la tua forza, la tua sicurezza, la tua certezza nella riuscita, sempre, di ogni progetto.
Caro Papà,
sono contenta di avere dei fratelli.
In loro rivedo spesso i tuoi modi di fare, i tuoi gesti...a volte anche i tuoi vestiti!
Caro Papà,
sono stata al mare con i miei figli, lì dove tu sei cresciuto, dove avresti sempre voluto portarci.
C'era anche Mamma , con noi.
Ho visto spesso il suo sguardo sperso e le sue lacrime improvvise, quando diceva:
"Come se la sarebbe goduta questa vacanza Papà!"
ma tu c'eri, Papà, tu c'eri.
perchè Papà, tu ci sei sempre.

Caro Papà,
ti voglio bene.
Caro Papà
Aiutami ad essere come volevi che fossi.
E andrò bene.

Caro Papà,
Un bacio.
Tua Anna.

Ops!

"ehi, voi! Smettetela di tirare le pigne! Potreste colpire in testa qualcuno di mia conoscenza! Cioè IO!"
Poi:
"Mamma! ME gliel'ho detto di smetterla!"
Amore mio, mi sa che ora che cominnci la primaria avremo qualche problemino con i pronomi personali....

sabato 6 settembre 2014

da raccontare con orgoglio.

E mentre in spiaggia chiaccheravo tranquilla con una mamma di uno stupendo  bimbo di 17 mesi, Lei mi si avvicina con aria furbetta e mi sussurra qualcosa di indefinito nell'orecchio.
Io, pur non avendo capito nulla, acconsento sorridendo.
Grosso errore,  grosso errore, ormai dovrei saperlo che nel dubbio meglio proibire...
Infatti Lei , certa del mio consenso al racconto,  con un grande sorriso dice all'interdetta mammina:"sai, io sono stata operata alla testa , perché il mio cervello era così grande che non ci stava tutto!"
La signora impallidisce, mi guarda e sorridicchia.
E io "emh, si, vero"
E la signora: "pensavo che scherzasse intendendo dire che è troppo intelligente. .."
E Lei intanto continuava "e poi dormivo sempre sul divano in posizioni strane per non avere mal di testa..."
A quel punto l'ho bloccata mandandola a giocare perché la mammina riprendesse fiato...e devo dire che la signora è stata all'altezza della situazione,  perché mi ha guardata e, certa di quello che vedeva, mi ha detto :"ma adesso tutto a posto, no?"
E proprio vero, Lei mostra le ferite come un eroe di guerra!
E gli altri svengono.

treno.

Poiché quest'anno le vacanze al mare  ce le siamo concesse anche noi, ed addirittura nel Salento,  io e  i 4 sotto i 14 anni abbiamo viaggiato in treno, nella speranza di alleggerire le fatiche degli spostamenti, complice il fatto che i bimbi, sul treno erano gratis.
Tutto benissimo , abbiamo disegnato, guardato cartoni sul tablet, smangiucchiato...la prima ora, poi la situazione si è un pochino complicata.
Quando stavamo arrivando, finalmente,  i signori vicino a noi sono scesi, dicendo:"ciao Lei, ciao L'altra..."
E L'altra, "come, conoscete i nostri nomi?""certo, sono 5 ore che ci fate una testa così con lei, mamma, l'altra,  mamma, ehi, lei, dai l'altra!"
E , ridendo, hanno buttato le valigie giù dal treno e sono scappati, mentre io mormoravo un : "grazie per la pazienza. .."
Scommetto che il rientro quei  santi lo faranno  in aereo.

mercoledì 27 agosto 2014

ignorare la verità.

Uno scienziato, di cui non farò il nome, perché non si merita neanche di essere citato, consiglia di abortire i bimbi con t21e riprovarci, sperando che la prossima volta vada meglio.
Ora, probabilmente adesso sarebbe giusto che io mi mettessi qui a mente fredda e con lucidità gli spiegassi perché sbaglia, perché non si può giustificare un omicidio per eugenetica, gli dovrei ribadire cosa sia la morale, cioè perseguire il Bene vero, dovrei ricordargli che non sempre c'è una prossima volta,  per cui quel figlio è l'unico dono che i genitori avranno.
Ma non lo farò.
Non riesco.
In questo momento il mio cuore sanguina troppo.
E non solo per le sciocchezze crudeli che ha detto lui, ma anche per molte cose che sono state dette dopo.
Sondaggi per sapere se è giusto o meno abortire una t21.
Forum in cui si giustifica l'aborto per la bassa qualità di vita dei sindromici.
Gente che annuisce e dice:"se la madre non se la sente..."
Lascialo in ospedale, altri lo accoglieranno.

Guardo mio figlio e piango.
È una persona.
Una magnifica persona.
Migliore di tante altre che conosco.
Più coraggiosa di altre.
Mio figlio è bellissimo, allegro, prepotente, vivace, dolce, felice.
Mio figlio è vivo.
Mio figlio è unico.
Ho lottato per la sua vita prima ed oggi ho capito.
Dovrò farlo per sempre.
Perché di scienziati ignoranti , medici ignoranti, gente comune ignorante, il mondo è pieno.
Allora vi dico:guardate mio figlio, guardate le persone con sindrome di Down, guardatele per conoscerle veramente e sarete meno ignoranti.
E capirete che non avete il diritto di decidere della loro vita.
Perché è sacra come la vostra. Sicuramente più della mia.
Fidatevi, io lo so.
Mi auguro che riusciate a capirlo anche voi.
E se non vi fosse chiaro, ve lo ricordo io.
Abortire è uccidere un bambino.
Sempre, in ogni caso. E se più fragile, almeno apparentemente, rimane tale. La fragilità non giustifica, anzi.
Ecco cos'è l'aborto.
Un omicidio.
E  "basta".

mercoledì 20 agosto 2014

Comoda la vita.

"L'Altra, visto che le grandi non ci sono, oggi fai tu la lavastoviglie."
"nononoono, che schifo, toccare la roba sporca, nonono, neanche per scherzo, non lo farò mai, noooo"
"L'Altra, poche storie, vai."
"Noooo"
"L'Altra, e quando avrai tu una casa? Chi laverà i bagni o farà lavatrici o lavastoviglie? E quando dovrai cambiare i pannolini sporchi di tuo figlio? "
"Mhhh...ci sono! Chiamo te!"
Eh no, figlia mia, io ho già dato!

anche questa

Alle persone con la sindrome non vengono praticati i trapianti d'organo.
Persone di serie z.
Mi piange il cuore.

Trucchi del mestiere.

L'Altra ha una notevole vena drammatica.
Quando qualcosa non la soddisfa, o non le piace, o non è come vorrebbe lei, inizia la sceneggiata.
Urla, saltelli, scosse di spalle...
L'ultima volta però, appena ha iniziato, E l'ha seguita imitandola, quindi avevamo due attrici drammatiche che urlavano e saltellavano insieme per la stanza.
Ad un certo punto L'Altra si è fermata, ha guardato E che continuava e, con tutta calma, le ha detto:
"No, guarda, io non faccio proprio così...muovi meno le spalle, più la testa, urla meno..."
Bene, l'attrice si è svelata....già prima non le credevamo, figuriamoci ora.

martedì 12 agosto 2014

fatto.

E , questa volta,  il compleanno l'ho festeggiato.
Pochino pochino, ma sto migliorando!

rifarò l'esame.

"LEI, FERMA."
"Lei, no!"
"Lei, vieni quiiiii!"
"Mamma, te lo dico, basta sgridarmi. Stai perdendo punti."
Patente a punti per maternità.

nel vero Amore.

"Questo è il mio Corpo...Questo è il mio Sangue...offerto in sacrificio per VOI...fate questo in memoria di Me."
E non lo dice solo a te , medico ginecoloco o anestesista, o a te, politico che approvi le nostre leggi, o a te, infermiere di sala operatoria....lo dice anche a mio figlio,  quello con la sindrome di Down, quello che per te non vale la pena, non vale la fatica, non vale la spesa, non vale la vita.
Invece Dio lo ha creato e lo ama da sempre, addirittura è morto per mio figlio e, sorpresa, lo avrebbe fatto anche se lui fosse stato l'unico uomo sulla terra.
Mio figlio vale l'Eternità di Dio.
Chi sei tu, allora, per dire che invece non vale neanche una semplice vita?
Lo sai? Io credo nella fede, nella speranza e nella carità.
Per questo , sappilo, insegnerò a mio figlio a pregare per te, perché, nella misericordia di Dio, anche tu un giorno, fra 100 anni, possa capire e avere la fortuna di incontrare la mia creatura nella gloria della Vita Eterna,  dove lo vedrai in tutta la sua meravigliosa natura amata e amante.
E allora, con gli occhi dell'Amore, so che riuscirai finalmente a capire chi è la persona eternamente perfetta, a cui volevi farmi rinunciare.
E gioirai del fatto che io non ti abbia ascoltato.
E spero di poterlo fare anche io con te.

lunedì 4 agosto 2014

punti di vista.

Credo che ormai del bimbo rifiutato dalla coppia australiana si sia detto tutto.
Il voler un figlio a tutti i costi, ma volerlo solo perfetto. Un utero in affitto,  la richiesta di abortire perché con sdD, l'abbandono alla nascita con la figura di schifo colossale in mondovisione.
Ma manteniamo la carità cristiana e non giudichiamo.
Però...
I genitori biologici ricchi lasciano il bimbo cardiopatico che necessita di cure costose alla madre  in affitto e se ne vanno.
E lei? L'UTERO?  Povera in canna ha rifiutato l'aborto prima e ora crescerà il bimbo partorito, con cardiopatia e trisomia connessa. E lo ama pure.
Mi viene spontaneo pensare alla coppia omosessuale che teneva il neonato tra le braccia,  davanti alla madre  distrutta  che aveva appena partorito e mi chiedo:si può veramente pensare che queste donne-madri siano solo incubatrici?
Tengono i figli in corpo tanti mesi, stanno attente a cosa mangiano, a quello che fanno, controllano la pressione, le perdite, i movimenti del bimbo e poi...
Lo lasciano andare.
Ma in questo caso qualcosa è andato storto.
La madre che lo ha partorito dice no a chi ha pagato ed è genitore biologico e  tiene il bimbo anche contro la mentalità down zero, anche se malato, anche se povera.
Un riscatto dell'Umanità vera nei confronti di chi vede nel figlio un bene di consumo.
A tutti i costi e perfetto.
Viene da dire che qui l'incubatrice si è ribellata ed è diventata più madre della madre.
Brava.
Peccato per la sorellina, a lei è andata peggio.

giovedì 24 luglio 2014

brava.

"Mamma,  perché non ci fai più vedere le comiche alla sera?"
"Perché in una puntata offendono Gesù. "
"Ah. Come?"
"Mhhhh..."
"Mamma ti rompo le scatole finché non me lo dici."
Ora, visto che stavo leggendo un libro e che Lei è capacissima di mantenere le sue minacce, ho cercato qualcosa da poterle dire che non fosse proprio "lo fanno baciare sulla bocca con un apostolo" perchè non volevo scioccarla.
"Dicono che si è sposato."
"Ma non è un 'offesa!"
"Già,  ma non è vero e a Gesù non piacciono le bugie."
"Ah, quindi Lui che ha detto? "
"Niente, ma c'è rimasto male"
"Ah. Allora non possiamo proprio più guardarle quelle cose,  povero Gesù. "

Già.
Grande Lei.

e l'Ikea risponde.

E l'Ikea manda una carinissima lettere di scuse. E invita a pranzo tutta la mia famiglia.
Ho chiesto,  tramite mail, "ma sapete quanti siamo? Nove!". Risposta: "bene vi aspettiamo tutti!".
Ok, prima o poi.....

sabato 19 luglio 2014

Manco più quello.

Abbiamo avuto a cena i mitici Zii S.
A cena nel senso che lo zio F ci ha fatto mangiare una delle sue magnifiche grigliate miste ed io ho dovuto mettere solo le posate e i pomodori, che peraltro  ha cotto lui .
Quindi non so se valgono come mio apporto.
Poichè lo zio cucina sempre in modo egregio, i miei figli mi hanno proposto di adottarlo  per costringerlo a cucinare sempre per noi.
Lo zio, modesto, ha risposto: "Ma se la carne è buona, cuocerla bene è una sciocchezza."
Cori di risate dai miei figli.
"Seee dillo alla mamma che cuocer bene è una scioccezza!"
Levata i scudi da parte della zia , che mi voleva proteggere:
" Anche la mamma sa fare alcune cose bene!"
risposta di E:
" Si, i figli. Ma ormai ha finito anche con quelli."
Come dire: ormai è vecchia...
Ho capito , è ufficiale.
Potete rottamarmi.
Sigh.

essere genitori.

Alcuni post ti nascono dentro, salgono piano piano, non ti fanno dormire perchè sai che bisogna trovare le parole giuste per far capire cosa si vuol dire senza ferire nessuno.
E così, vediamo.

Ho conosciuto una mamma di un bimbo con sdD abbastanza grandino, almeno 6 anni. Tra l'altro una vera delizia...
Ma la madre, mi ha detto: "Tornando indietro, abortirei. Troppa fatica gestirlo".

Una mia paziente, che ci ha impiegato anni ad avere il primo figlio, mi ha detto :"Dottoressa , non so come lei faccia con sette . Questo bambino mi fa impazzire. Tornassi indietro, non lo farei più".

Una donna che conosco, mi ha detto: "Aspetto il secondo figlio, ma ho in borsetta l'impegnativa per l'IVG, così se cambio idea, sono già pronta. " e poi, non contenta: "Beh, ora che hai avuto un bimbo con la sdD, smetterai di fare figli qua e là." ( inesattezza, io i miei figli li ho partoriti sempre in ospedale, anche se, effettivamente ne ho cambiati 2. Ma non credo si riferisse a quello con "qua e là").

Cosa accomuna queste donne?
Credo la mancanza della consapevolezza che essere genitori sia anche questo.
Far fatica.
Non è solo questo, chiaramente, è anche potersi godere una manina paffutella appoggiata sulla guencia ed una carezza che ti rende tutta la faccia appiccicosa di marmellata o maionese, a seconda dei gusti del pagoletto in questione....
Ma la fatica c'è, una fatica però consapevole, volta a rendere felice la creatura che hai partorito, accettandola per le sue caratteristiche ed il suo modo di essere.

Vedete, in questi casi, i figli non sono stati accolti in  modo completo, ed il rimpianto delle donne rimane per l'impegno preso.
La sindome non fa la differenza , insomma.
La mentalità abortista si.
Rimane una non accettazione  del ruolo genitoriale, quello che comporta anche non dormire la notte, correre qua e là per le varie attività dei figli,  dire dei no e subirne le urla conseguenti, sopportare gli schizzi degli adolescenti...Non sempre la famiglia del mulino bianco è così bianca....
Del resto la vita reale è impegnativa e così la Famiglia reale e quella bisogna  godersi, amare e far crescere.
Si fa fatica, è vero.
Ma si fa per Amore, quindi...si fa.

Che poi avere un bambino che sembra diverso dall'immaginato, induca a dover fare un processo di accettazione ulteriore , o più veloce, lo abbiamo già sviscerato.
Io stessa mi sono fatta tutti i miei pianti del caso, non l'ho mai nascoso...in realtà ora li rimpiango come tempo sprecato, perchè adesso che conosco bene Lui, capisco che non c'è nulla di cui piangere. Almeno finchè non decide di andare a lavarsi con la doccetta tutto da solo senza prima svestirsi....
Allora sì lì è una gran fatica.
Ma anche quella lacrime versate all'inizio sono state un bene, perchè mi hanno resa più forte.
Una guerriera con doppia corazza.
Una per resistere agli sforzi della normale maternità, una per resistere agli attacchi...di chi pensa che mio figlio possa fare da  freno al mio essere madre....qua e là.

venerdì 11 luglio 2014

coscienza di sé

"Lei, non toccare il cane della nonna, ha l'antipulci!"
Lei, scocciatissima:
"perché,  noi siamo pulci?"

"Mamma, questa devi scriverla sul blog."
"Fe, mi sai che hai ragione."

giovedì 10 luglio 2014

leçons de francais

Ciao a tutti, sono E.
Mi sono ricordata poco fa di un episodio che mi è accaduto in un soggiorno-studio in Francia,  due anni fa. Stavamo facendo lezione con una pazientissima professoressa francese in un'incredibile aula all'aperto che sembrava una casetta su un albero. La domanda del momento era: cosa cambiereste di vostra madre?
Una domanda strana, ho pensato. Quando è toccato a me rispondere ho sorriso guardando bene la prof negli occhi: " Rien", niente. Ho detto che di mia mamma non cambierei nulla perché anche se ci sono cose che vorrei che fossero diverse (come l'essere più permissiva)  so che lei le fa per proteggermi, e poi "si elle n'ètait pas comme elle est, moi, je ne serais pas comme je suis", se lei non fosse com'è, io non sarei come sono.
"Voilà,  ceci est de l'amour", ha ribadito lei, e non credo ci sia bisogno di tradurre.
Beh, chère prof, merci, non avrei saputo dirlo meglio.

mercoledì 9 luglio 2014

Da Guendalina a Reginaldo.

E ho cominciato a correre con E.
Lei abituata da mesi di allenamento, correva elegante e composta.
Io disabituata da anni di divani, arrancavo dietro come l'oca Guendalina degli Aristogatti.
E poi....zac, mi sono storta un ginocchio.
Così non posso più correre e, soprattutto, sono diventata instabile come lo zio Reginaldo...e non ho manco la scusa dell'alcol.
Povera me.

A casa mia, per fortuna.

Ci sono alcune trasmissioni televisive che, come tutti i genitori, non permetto ai miei figli di guardare.
O perchè troppo volgari, o perchè troppo stupide, o perchè troppo inutili.
Ce ne è una , però, che nonostante per me stessa sia deleteria, non solo non riesco a proibire ai miei figli, ma guardo con una sorta di paura anche io.
Chiaramente è masterchef.
Da quando è entrata a far parte dei programmi che piacciono , per me è la fine.
Ora non mi dicono più: "Mamma il tuo arrosto fa schifo"
ma "Mamma, c'è una dissonanza di sapori e la presentazione lascia a desiderare. Vuoi veramente arrivare in finale con questo?".
Oppure: "Le portate sono scarse. Hai avuto tanto tempo a disposizione...Ci hai proprio delusi."
O ancora : "Mamma, stasera cucino io. Userò i peperoni gialli e i pomodori rossi per creare un'armonia di colori...."
Non ce la posso fare.
Per fortuna non possono dirmi :"Togli il grembiule e vai a casa."
Perchè io, a casa , ci sono già.

lunedì 30 giugno 2014

Paternità

Una cosa che mi manca molto del mio Papà, era quel suo atteggiamento del "tranquilla, tutto è possibile, ce la farai."
Davanti ai problemi non si spaventava, sorrideva e ti infondeva fiducia e speranza.
Ora che lui non lo posso vedere e non lo posso chiamare, mi manca molto proprio quella tranquillità che infondeva...
Mi consolo pensando che comunque mi sta vicino e che , se Dio non si lascia battere in generosità, come si dice, non si farà battere neanche in Paternità, quindi, per essermi più Padre di mio Padre, non solo non può mollarmi un attimo, ma deve praticamente tenermi sempre in braccio.
E così tutto andrà a posto.

Anche perchè il mio Papi vigila.

compensazione.

Comunque devo dire che la cosa più difficile, almeno per me, dell'adolescenza è quell'atteggiamento altalenante che hanno i figli grandi a causa del quale, un giorno sono teneri agnellini, il giorno dopo feroci tigri furibonde.
Sembra di camminare sulle uova....
Se li becchi in buona, si parla tranquillamente e il tuo ego di mamma è soddisfatto della loro attenzione, se li becchi furiosi ti stracciano in mille pezzettini...anche se gli chiedi " cosa ti va di mangiare...."
Da questo punto di vista, avere in casa anche bimbi piccolini, teneri e paffutelli e , soprattutto mammaadoranti, salva molto l'autostima....almeno finchè l'adorazione non si sposta tutta sul papà.
Del resto si sa, più gli adolescenti sono legati ai genitori, più il distacco  costa.
E allora testa bassa, cuore in alto, sorriso sul volto  e ...baci ai piccoli.

venerdì 27 giugno 2014

cena 2

Ho un dubbio.
Se gli amici della cena delle seppie con piselli, che per me erano squisite, alla seratina mangereccia successiva mi hanno detto:"tranquilla, tu porta il vino...", hanno iniziato a leggere il blog?

Oh, mamma, la prossima volta  la cena devo organizzarla io...mi sa che mi  diranno: "tranquilla, tu metti le posate..."

martedì 24 giugno 2014

firmate?

http://www.change.org/it/petizioni/agli-scrittori-di-testi-scolastici-e-universitari-e-alle-case-editrici-degli-stessi-la-sindrome-di-down-non-e-una-malattia-ma-una-condizione-genetica-aggiornate-i-libri-di-testo-scolastici-e-universitari-l-uso-corretto-delle-parole-a-volte-pu%C3%B2-cambia?share_id=jXPmESXsBm&utm_campaign=friend_inviter_chat&utm_medium=facebook&utm_source=share_petition&utm_term=permissions_dialog_false

ciao ciao ikea.

Ok.
Ho restituito, per raccomandata , la tessera ikea.
Già già.
Abbiamo avuto un incidente con Lui sul passeggino e la porta girevole del negozio e nessuno ci ha aiutato per un tempo infinito, in più un dipendente si è permesso di dirmi che mi ero agitata troppo.
Intanto Lui era rimasto incastato nella porta e non riuscivo a raggiungerlo. E nessuno ci aiutava....
Ora, all'ikea non gliene importa nulla di una cliente in più o in meno, capisco.
Ma delle scuse mi sarebbe piaciuto riceverle, invece ho avuto solo commenti sarcastici.
Tant'è.
L'ARMADIO NUOVO L'HO PRESO DALLA CONCORRENZA.
e me lo hanno pure montato.
Mio marito è feliceeeee!

Ps, Lui sta benone, non si è fatto nulla. Per fortuna loro.

sindrome di Down, sindrome di Down, Sindrome di Downnnnnn

Ok, non sono impazzita.
Vi spiego: la prima cosa , o la seconda dopo un bel pianto, che si fa dopo una diagnosi di sdD, è fare un giro sul web per cercare di capire con cosa si ha a che fare.
Ora, purtroppo non sempre si capita su siti corretti e si può quindi incappare nel famoso libretto di istruzioni errato...addirittura c'è un sito che dice un sacco di ...non mi viene un termine carino, scusate! Tra cui  che i malati di sindrome possono essere addestrati.....
Considerando che i trisomici non sono malati perché la loro è una condizione genetica e si addestrano solo gli animali,  mentre le persone si educano....vi lascio immaginare il resto.
Allora ho pensato di mettere nuovamente la sindrome nel titolo di un post perché così,  magari, per fortuna o Provvidenza, dei genitori in ricerca potranno capitare da me e non su qualche sito ignorante.

E allora, se tu sei uno di quei genitori, ti dico, Coraggio!
Leggiti il miei post, guarda le foto di Lui, senti cosa ne dicono i fratelli e riempiti cuore e occhi di speranza.
Fidati di te stesso, fidati di tuo figlio, fidati di Dio ed accogli, non accetta, ma accogli, la tua creatura con amore e speranza.
Potrà essere una strada dura o faticosa, e non è detto, né obbligatorio,  ma l'amore che ne riceverai, la gioia, la ricompensa sarà unica.
E sai che ti dico? Se non sarai abbastanza furbo e un pochino egoista, effettivamente qualcuno sarà addestrato, ma quel qualcuno sarai tu, perché tuo figlio ti stregherà talmente tanto , che diventerà per te quello che era il Piccolo Principe per la Volpe.
Il colore del grano.
Ti abbraccio forte.

venerdì 20 giugno 2014

libretto di istruzioni.

Spesso le mamme  si lamentano del fatto che con il primo figlio non venga dato il libretto di istruzioni,  pertanto il piccoletto sarà tutta una scoperta.
Invece quando nasce un bimbo speciale,  molti fanno a gara a fornirti varie copie della fantomatica "guida al neonato speciale", che poi diventerà "guida al bimbo o all'adulto speciale".
Tutti sanno tutto.  E iniziano.
Sarà buono, obbediente, pacioso, gentile, sorridente....un bimbinone, mi disse un medico. Sempre malato, mi disse un altro.
Ora, voi sapete che a me non piace lamentarmi, in caso mi irrito ma difficilmente gnolo.
Però stavolta lo devo proprio dire.
Questo libretto, fa schifo!
Ed è pure una frode!
Lui non è come dicevano loro!
Lui è sano come un pesce, la sindrome può comportare varie patologie,  ma per ora siamo tranquilli.
Ed è una peste, cerca di fare sempre a modo suo, è scalmanato,  si arrampica ovunque,  fa la lotta con le sorelle, urla, bacia solo chi vuole lui...
Insomma questa stupida guida è fatta di stereotipi, so di altre mamme che se ne sono lamentate, non tiene conto del carattere unico ed irripetibile di ognuno, degli stimoli esterni, della genetica familiare....
Ma che lo danno a fare?
Neogenitori di bimbi speciali credetemi, appena ve lo danno, il libretto mentitore, buttatelo. E cercate indicazioni solo da chi questi bambini li conosce veramente, magari perché ne ha o ci lavora.
Fidatevi di chi sa, di chi sa veramente e vi dirà la verità,  cioè che vostro figlio è unico, crescerà a modo suo, avvolto nel vostro amore e avvolgendovi nel suo. Lento, veloce, allegro, triste, bello, brutto (a questo non credo, quale bimbo lo è per sua madre?), sano, malato....unico comunque.
E ancora: la realtà è che  vostro figlio è una meraviglia e vi stupirà ogni singolo , unico, indimenticabile , attimo.
Godetevelo.
Io lo so.

ancora Dani.


E poi ditemi se non sono stata fortunata a conoscerla! E mi ha presentato Sabrina e Lat, energia allo stato puro.
Mentre Liuba e famiglia sono già amici miei. Quand'è che ci rivediamo?

http://www.guardaconilcuore.org/racconti/modalita-easy-inserita/

Lui, che è un giudice severo, appena Dani gli si è avvicinata, ha iniziato a baciarla....sicuramente ha sentito il suo cuore amoroso.
Dani, a presto, spero,  anzi , prestissimo.
E di a tuo marito che le foto sono strepitose!

sabato 14 giugno 2014

per i papà.

http://www.tempi.it/videogallery/gli-auguri-dei-bimbi-down-ai-loro-papa-ottimo-lavoro#.U5hm6I1_trR

Guardatelo, impagabile.

parlare con gli occhi.

Lui non sa ancora parlare. Verseggia, direi.
Ha un suo linguaggio molto chiaro, però...almeno per noi, suoi umili servitori...
Indica con il dito e noi corriamo a prendere quello che vuole.
Guarda male qualcuno e noi pensiamo subito che sia un colpevole del reato di lesa maestà e lo guardiamo male anche in almeno altri 7.
Se una persona lo scoccia o lo preoccupa...gli dice "taotao " e lo saluta con la manina ed il messaggio è chiaro."hai rotto, sparisci."
Ammetto che una frase di senso compiuto , tipo "mamma passami l'acqua" sarebbe molto più pratico dell'agitare convulso del ditino e qualche versetto sempre più deciso, fino all'urlo conclamato, con uno sguardo che va da concentrato a speranzoso fino all'arrabbiato...ma ci ha educato bene, noi obbediamo, che volete farci....
A quegli occhi non si resiste.

http://www.guardaconilcuore.org/giornate-speciali/guardaconilcuore-va-in-trasferta/



Oggi ho conosciuto Daniela Tomasella,  il marito e la figlia, la mitica Emma.
Sono andata a cercarla ad un incontro  di integrazione culturale....devo ammettere che l'ho riconosciuta da lontano, con i suoi capelli rossi e la macchina fotografica , immancabile amica....
Ma la cosa incredibile è che lei ha riconosciuto me e Lui!
È così come traspare dal mio post su di lei e dal suo sito,  guardaconilcuore, allegra , profonda, sincera, con uno sguardo che ti entra nell'anima...vede la realtà in maniera essenziale.
Dani, sei un dono per tutti noi.
Grazie,  grazie per quello che fai.
E che dire di Emma? Solo che...è Emma.
ah, Giovanni,  non vedo l'ora di vedere le tue foto!






sabato 7 giugno 2014

Notizie tecniche


Lunedì 16 giugno su Rai3 in prima serata una puntata speciale della docu-fiction Hotel 6 Stelle, prodotta da Rai3 e Magnolia in collaborazione
con l’Associazione Italiana Persone Down (AIPD) e con il patrocinio del Segretariato Sociale Rai.


Guardatelo, vale la pena....per aiutare i ragazzi con sdD ad inserirsi nel lavoro, ma soprattutto per far capire al "mondo" che persone specialmente normali siano.







maggiori info su http://aipd.it/come-puoi-aiutarci/sms-solidale-aipd/









Maria risponde.

Ed ecco la risposta della mia consuocera....come vedete ho scelto bene ;):
 
"Grazie, tesoro mio! Anche io mi sto impegnando, anche se in modo meno raffinato... nel senso che in famiglia diamo per scontato che lei sia fidanzata. Ti faccio un esempio: quando parlo di qualcosa che riguarda lui, gli altri mi chiedono "lui chi?" e la mia risposta è "lui, lui, il fidanzato di lei, no?!" e loro rispondono "Ahhh, lui lui!". Quindi siamo già a buon punto, mi sembra.
Per il resto, qui a Reggio stiamo già lavorando perchè la vita insieme di due persone che si amano non sia solo un sogno di cui parlare sorridendo, ma un traguardo reale.
Intanto lei ha già provato il mio velo da sposa, quindi un altro pensiero ce lo siamo tolto. Ora, il fidanzato ce l'ha, il vestito pure... cos'altro manca?"

martedì 3 giugno 2014

pensando al futuro.

Lo ammetto.
Sto cercando pesantemente di influenzare mio figlio Lui.
Si.
Gli ho attaccato in camera il bellissimo calendario AIPD di Reggio Calabria.
Ma non seguo i mesi, nono.
L'ho messo fisso su uno solo, dove c'è la foto della meravigliosa figlia della mia amica Maria...
Te lo dico Marì: sto lavorando per diventarti consuocera.
Un bacio.

non chiedetemelo più.

E poi diventi una mamma speciale, e tutti pensano che , automaticamente, diventerai:
Buona e paziente con tutti
Allegra in qualsiasi situazione
Disponibile a sopportare la  qualunque
In grado di risolvere ogni difficoltà
Martire per definizione.
E no, queste sono qualità che tutti dovremmo avere.....o almeno provarci.

E infatti.....
Quando nasce un figlio che ti regala la qualifica di madre speciale, l'unica cosa che veramente ti arriva in più,  è una carica di amore infinito,  ma nei confronti di tuo figlio, non per forza del mondo intero, e una dose di grinta sterminata che ti porta a:
Essere buona e paziente con gli eventuali suoi , ma soprattutto i con i tuoi limiti con lui
Allegra per ogni suo progresso, anzi felice proprio
Disponibile per qualunque problema suo
In grado di cercare almeno le soluzioni migliori per le sue difficoltà
Guerriera per definizione
E, di sicuro, ti mette in grado di......
In....cavolarti decisamente se qualcuno te lo tocca o ti chiede :"perché lo hai tenuto?".
Perché è mio figlio, no?
Se non ti è chiaro il motivo, leggiti il mio blog....grrrrrrrr.

Ecco cosa ci rende mamme speciali:
L'istinto di protezione nei confronti dei nostri figli....profondo, infinito, feroce.

Un consiglio: non mettetelo alla prova, potreste uscirne parecchio danneggiati.

sabato 24 maggio 2014

veramenteveronica.blogspot.it

 E augurissimi a VeroVero di veramenteveronica.blogspot.it che ha partorito Maria.
Benvenuta meraviglia!

Libri.

" Mamma, secondo me noi siamo tutti personaggi  di un libro."
"Eh?"
"Personaggi di un libro."
"Beh, Amore, effetivamente ognuno di noi ha una sua storia di cui è il protagonista principale....ed indovina chi legge questo libro?"
"Gesù."
"Già."
"Ma mamma, che gli hanno fatto a Gesù? Sulla Croce lo hanno attaccato con la colla?"
"No, Tesoro, con i chiodi e Lui è morto, ma poi...."
"E' risorto, lo so, a scuola ci leggono un libro vecchissimo con la sua storia. Bello bello ."
"Si , lo abbiamo anche noi, il Vangelo...."
"La bibbia. Abbiamo la Bibbia? perchè è bella, dovremmo leggerla anche a Lui."
"Si , l'abbiamo....e Lui andrà nella tua scuola, vedrai che la leggeranno anche a lui come fanno con te...."
"Ah, ok, meno male."


io non so se sopravviverò a Lei......

mercoledì 14 maggio 2014

Santità.

E: " Certo che papà si vede propio che si impegna a vivere la santità tutti i giorni." ( tutti possiamo essere santi, facendo al meglio quello che dobbiamo, per inciso).
"E io?"
"Mamma, non stiamo parlando di te."
"Beh , ho capito...ma io?"
"Mmmh....dai mà."
"E!"
"Ok...tu un po' meno."
"Ahhhhh!"

Ora, se non avessi temuto di avallare questa sua teoria, penso che l'avrei scaraventata fuori dalla macchina....ma:
1. stavo guidando
2. mi è riuscita troppo bene  per ammaccarla
3. ho insegnato ai miei figli a parlarmi, non posso poi punirli se lo fanno
4....lei è uguale a suo padre, anzi, forse ancora più acciaio, perciò capisco che un panetto di burro come me.....le sembri un pochinello troppo morbido.

Così ho resistito alla tentazione.
Ed adesso sono più santa.... chissà se lei ne è accorta.

gioia.

Quando Lui si sveglia , verso le 5 o le 6 del mattino, capita di fagli vedere un cartone per tenerlo almeno fermino finchè non si svegliano gli altri.
Oggi ne ha visto uno con le pecore.
Risultato: mio marito era con lui e poi ha svegliato tutti gli altri....con la canzoncina della pecorella.
Fe era quantomeno stupita, ma io ho capito...
Le risonanze sono a posto, il neurochirurgo ha confermato che l'intervento di Lei è riuscito e noi....
siamo letteralmente impazziti di gioia.

Disobbedire.

"Lei, dov'è L'Altra?"
"Fuori."
"In giardino????"
"Si. E' uscita senza il tuo permesso?"
"Si."
"Ah. Io la menerei , se fossi in te. Cioè, io non lo farei, ma tu puoi. Tu sei la mamma."

Ora, visto che le volte che ho dato sculacciate si contano sulla punta delle dita ed i miei figli ancora me le rinfacciano, visto che non sono capace di mantenere neanche le punizioni, questo discorso mi ha stupita.
"Sono la mamma,....allora potrei menare anche te."
"Ummmmh....ma no, dai, dopo tutto non è così grave uscire senza permesso, no?"
Ah, ecco.
Veloce cambio di prospettive, direi, no?

lunedì 12 maggio 2014

rubo!

bello, mi piace....anche noi facciamo il Rosario in casa, nel mese mariano....tutti insieme, in sala, chi vuole prega, chi non vuole ascolta....o gioca.
Condivido!
http://iparolin.blogspot.it/2014/05/marta-marta-tu-ti-affanni.html

Eccoci.

Ve lo avevo promesso.
Ce l'ha fatta un fotografo professionale che me l'ha poi mandata per mail...Eravamo in piazza S. Pietro.
E si, siamo andati dal Papa; ha chiamato le scuole e , anche noi , come tanti , abbiamo risposto.
Ve la posto anche per ringraziarvi di tutte le preghiere che avete fatto per  le nostre risonanze (che dovrebbero essere a posto).
Si, siamo proprio noi.
E.....grazie.
 
 
 

mercoledì 30 aprile 2014

che pazienza.....

Ok, risonanza a lei fatta. Grazie per le preghiere, che si sono sentite tutte. Insistete, perché ancora non ho il referto, che spero dica che l'intervento è riuscitissimo e perché... Venerdì tocca a Lui.
Già,  ha spesso mal di testa,  per cui...rmn in anestesia.
Che dire? Preghiamo!
Che non abbia il chiari, che non abbia nient'altro.  Direi che ne abbiamo già abbastanza,  no? È vero che siamo incontentabili, ma per questa volta, passo!
;)

lunedì 28 aprile 2014

Pregate?

Domani risonanza di controllo a Lei, in anestesia totale.
La affido alle vostre preghiere.....

Auguri.

Auguri, auguri, auguri, anche se in ritardo, siamo ancora nel tempo pasquale, quindi ne approfitto....
E vi racconto cosa mi è successo il Venerdì Santo.

Venerdì Santo

Il Venerdì Santo, per poter andare alla funzione dell'Adorazione della S. Croce alle 15, ho dovuto setacciare tutto l'Appennino.
Alla fine sono riuscita ad andarci con quasi tutti i figli,  dopo 45 min di macchina, in un paesino a me sconosciuto con una Chiesa meravigliosa ed ...il gioco è valso la candela.

Al momento del bacio alla Croce ho capito.
Ho capito tante cose.
Ho capito che non stavo solo adorando la Croce che mi aveva dato la Redenzione abbracciando così dolorosamente Gesù, ma che stavo anche baciando ed accettando la mia personalissima crocetta, il mio dolore, la mia sofferenza.

Ho vissuto molti anni tranquilla, con sporadici grandi dolori che , sicuramente mi hanno segnata e fatta crescere ma anche che, per fortuna, sono stati molto diluiti nel tempo.
Almeno fino a qualche mese fa....ad un certo punto il Signore mi ha guardato ed ha detto: " Sei pronta."

Da allora è stato un susseguirsi di prove e sofferenze, alcune da togliere il fiato ancora adesso, altre che sono sfociate in grandi, grandissimi gioie, altre che aspettano ancora la Pasqua....
Pertano sono in cammino, ancora trascino la croce mia.
Per fortuna Simone di Cirene, l'uomo che ha portato  la Croce di Gesù, per me ha il Volto del mio Signore.
Ed allora, aspettando la Resurrezione, dico:
" Signore, nelle tue mani abbandono il mio passato, il mio presente, il mio futuro....e la mia Croce."

lunedì 14 aprile 2014

Un grande regalo, una grande Mamma.


E oggi vi faccio e mi faccio un regalone......
Lei è Daniela Tomasella, una supermamma.
Il suo sito http://www.guardaconilcuore.org/, è un grande aiuto....
E mi ha concesso una fantastica intervista.
"Mi chiamo Daniela e sono una mamma in ricerca.

L'essere diventata mamma, quasi 8 anni fa, mi ha dato la possibilità di capire quanto importanti fossero i comportamenti e le parole di noi genitori, nei confronti dei figli, perciò ho iniziato a leggere libri sull'educazione infantile e la pedagogia.

E mi si è aperto un mondo.

Soprattutto non potevo non dare a Tommaso un fratello o una sorella, per far crescere in lui il desiderio di condividere e di sentirsi parte di una famiglia "completa".

Così 4 anni fa arriva Emma... e lì il mondo mi è crollato addosso.

Emma infatti nasce con la sindrome di Down.

Ho ripescato nella mia mente quell'unica immagine che avevo della sindrome di Down, ed era quella dell' adulto accompagnato dagli operatori delle cooperative, a fare la spesa, magari tenuto per mano. Non era un immagine molto rassicurante... dov'era la mia bambina perfetta che mi ero immaginata per 9 mesi? Passo notti intere a cercare materiale web sulla sdD, a cercare foto e video che possano scacciare l'immagine di piccola bambina brutta e con ritardo cognitivo che oramai si è incisa nella mia mente, ma trovo assai poco...

Ho realmente pianto per 15 giorni di fila, fiumi di lacrime ininterrotte, incredulità, rifiuto, senso di colpa, ma poi, grazie a mio figlio Tommaso e ai suoi occhi trasparenti di bambino, riesco a vedere Emma per quello che è, non una diagnosi, ma mia figlia, voluta e desiderata, che a noi chiede soltanto una cosa... il nostro amore.

Tengo un diario giornaliero, dove annoto pensieri e parole, piccole conquiste e paure, ma è verso il 2° compleanno di Emma che avverto una spinta dentro, non ancora definita, che mi dice di fare qualcosa in più. L'ispirazione me la da Kelle Hampton e il suo bellissimo sito enjoyingthesmallthings dove parla della sua famiglia, di sua figlia con sdD coetanea della mia Emma, e dove ci sono centinaia di splendide foto che parlano senza bisogno di parole.

Così decido di fare un sito a mia volta, dove parlo di noi con parole e immagini, e dove raccolgo le storie di tante altre mamme che hanno voglia di raccontare la loro storia, affinché possa essere letta da chi è a sua volta in ricerca in quel momento (io le aspetto sempre le vostre storie, eh?). Nel tempo ho poi aggiunto una parte di materiale consigliato, con libri per bambini e adulti, film, applicazioni, video internet, siti utili che a mio avviso rendono il sito un po' diverso dall'impronta di blog personale che aveva inizialmente.

Sopra le foto in prima pagina scrivo "un sito che parla di sindrome di Down con il sorriso", proprio perché mi ha portato a ridimensionare la prospettiva con cui guardavo tutti tipi di disabilità: "non più con pena ma come individui unici, ognuno portatore della propria storia, ognuno capace di farti accedere in un’altra dimensione comunicativa, che va ben oltre le parole".

Passate le varie fasi di mamma confusa e mamma terapista fino alla fase di mamma mamma, sono arrivata a desiderare qualcosa per me, e che di riflesso servisse anche ai bambini. Per caso (o forse non è stato affatto per caso?) ho conosciuto una ragazza che mi ha parlato della psicomotricità, precisamente della pratica psicomotoria Aucouturier, e di come l'anno di corso appena concluso l'avesse cambiata, aprendole la mente.

Era quello che stavo cercando! Mi sono iscritta e subito ho percepito importanti le parole che riassumevano il pensiero di questo professore belga: credere nel bambino!

Ho concluso il primo anno di studi presentando una tesi e uscendo con ottimi risultati, ma oramai il cammino si era presentato, e il cambiamento interiore aveva avuto inizio. Ora sto frequentando il secondo anno, e ad ogni lezione esco arricchita e meravigliata per come uno sguardo attento al gioco libero e simbolico possa aprire i bambini alla relazione.

Molti esempi riportati a lezione risuonano in me, rivedo Emma e Tommaso, mi faccio mille domande, a cui cerco, ogni giorno di dare risposta, e se non accade, cerco di non arrovellarmi troppo: sono sicura che la risposta arriverà.

Emma vive la nostra fiducia. Di sicuro il corso mi ha aiutato ad assumere un atteggiamento che porta a far intendere "possibilità" piuttosto che "sostegno", e sia io che mio marito facciamo un passo indietro piuttosto che uno in avanti verso di lei, perché è nella distanza e nel distacco che un bambino è libero di agire nello spazio.

Non le concediamo comportamenti inadeguati perché "tanto lei ha un ritardo cognitivo" altrimenti saremmo noi genitori i primi a discriminare, e quando di fronte ad un suo atteggiamento sbagliato siamo in dubbio su come comportarci ci chiediamo: "se non avesse la sdd, ci comporteremmo diversamente?" E soprattutto: "questa soluzione serve a noi, o serve per la sua autonomia?"

Da tempo ho smesso di fare paragoni con gli altri bambini.

Emma, proprio come Tommaso, è unica.

E se ripenso al senso di colpa che nutrivo nel portare a casa al mio primogenito una sorellina imperfetta, ora posso dire che sono felice di come Tommaso sta procedendo nella vita, perché sta acquisendo una sensibilità particolare che lo porterà lontano.

Lui dice che "Emma ci piace proprio così com'è"!

Cerco di fare del mio meglio anche per lui, cercando di non lasciarlo indietro perché lui "sa come cavarsela", e sto organizzando dei pomeriggi gioco con gli amici proprio perché esca dalla routine quotidiana e abbia modo di relazionarsi con i coetanei, alimentando la propria autostima.

Da due anni organizzo incontri di condivisione con genitori di bambini con la sdD, ma in questo tempo il mio modo di presentare questi incontri si è evoluto, perché credo che la vera integrazione non venga fatta tra persone con la trisomia 21, bensì tra ogni tipo di individuo. Vorrei "contaminare" (come dice la mia amica ed esperta Sabrina che mi aiuta nei meeting e workshop) la società, e far apparire la persona diversabile, abile in maniera diversa... è proprio il modo di pensare che è sbagliato! E questo discorso lo riferisco a chiunque non venga inteso come omologato... e la lista sarebbe lunga!

Sono una mamma in ricerca continua, perchè si impara, e da chiunque, fino alla fine dei nostri giorni, ma soprattutto sono una mamma felice, e proprio questo sogno per i miei figli: la felicità."

Dani, che dire? Grazie.


mercoledì 9 aprile 2014

Nettuno TV

Venerdì, di nuovo TV e radio, Nettuno.....ore 8, con una fantastica dottoressa per parlare della Sindrome, delle aspettative, della realtà , dell'Amore.....e della gioia.

sabato 5 aprile 2014

bici

Abbiamo acquistato biciclette nuove a Lei ed all'Altra.
Nuove per noi, in realtà, usate per altri.
Ma non vi dico la gioia!
Lei ha deciso di pulirla ben benino e , MENTRE NON C'ERO, ha usato una confezione intera di salviette e DUE FLACONI DI SAPONE.
Adesso la bici brilla.
Io un po' meno.

Paura!

Ed abbiamo avuto un invito a cena....ma io dovevo portare il secondo.
Quando l'ho capito ho avuto un momento di panico.
Ma poi ho pensato: "Tanto loro il mio blog non lo leggono, quindi non conoscono i rischi....e non saranno prevenuti. "
In più, essendo venerdì, mi sono potuta buttare sul mio piatto forte, le seppie con i piselli.
Ed ho capito che in cucina la paura è meglio dell'amore.
Ringraziando Dio, ho fatto le seppioline migliori della mia vita, sicuramente insuperabili.
Evvai!

mercoledì 2 aprile 2014

Ci provo di nuovo.

Ci sono  altri tipi di dolore che possono impedirci di godere la vita.
Non sono dolori fisici, anche se a volte lo diventano, ma morali.
Sono quelli che derivano, per esempio dall'insoddisfazione.
Insoddisfazione per qualcosa che non si ha e si vorrebbe avere.
Desideri anche buoni, che occupano continuamente i pensieri e portano ad una sorta di tristezza da non appagamento.
Io la conosco, questa sensazione; vorrei vendere casa e tornare in città per i miei figli grandi....e mi sono resa conto che questo pensiero stava diventando "fisso" e mi impediva di assaporare tutte le cose belle che quella casa meravigliosa ci regala...
Allora ho capito che mi stavo facendo condizionare troppo.
Voglio ancora vendere, ma ho buttato fuori la tristezza, il dolore....quando mi scoraggio....prego che la vendita si realizzi e vado avanti.
Oppure c'è il dolore da insoddisfazione di sè.
Non sono abbastanza bella, abbastanza brava, abbastanza magra....non so fare questo, non so fare quello....
Anche qui non bisogna lasciarsi sopraffare dai sentimenti.
Bisogna essere più oggettivi: in questo posso migliorare, in questo riesco ad arrivare fino a lì, questo non importa....
Insomma l'amore propositivo deve valere anche per se stessi.
Chiederersi: come sono fatta veramente? Punti di forza, punti deboli, punti migliorabili....poi ci si lavora ma con armonia.
Del resto, accettare se stessi ed amarsi in modo propositivo, aiuta a fare lo stesso con gli altri.
E noi genitori, dobbiamo saperlo fare: amare, accettare, migliorare.
Spronare, dire dei no e dei si, ....impegnarsi e mettersi in gioco sempre.
Non stare a guardare, ma interagire.
I figli hanno bisogno di spalle forti su cui poggiarsi, anche se a volte le vedono come limitazioni od ostacoli e cercano di buttarle giù....
In realtà noi siamo gli argini che permettono ai nostri torrentelli di proseguire sicuri e diventare imponenti fiumi.
Fa fatica arginare l'irrequietezza di un figlio, educare, incoraggiare, amare....ma è questo ciò che dobbiamo fare per essere veramente genitori.
Ma se prima non lavoriamo su noi stessi....argini troppo fragili non contengono.
Facile?
No no.
Fondamentale?
Si.

sabato 29 marzo 2014

cara futura mamma.

http://www.tempi.it/videogallery/tuo-figlio-potra-essere-felice-come-me#.UzGZBIXlfcs.

Godetevelo tutto. Un Anonimo me lo ha postato. Lo conoscevo già, ma approfitto di chi è più tecnologico di me per regalarvelo.
Fazzoletti a portata, ve lo consiglio.

OK, vediamo se mi spiego.

Si può essere liberi nel dolore?
Cioè: quando il dolore ti prende, ti coinvolge, ti stringe....puoi mantenere la libertà ?
La libertà di scegliere cosa fare, come vivere la tua vita, come reagire, cosa decidere, insomma.
E' una domanda importante, che mi frulla nella mente da un po'.
Penso che per parlarne bisogna prima capirsi su cosa si intenda per libertà.
Già perchè ormai è un termine equivoco.
Alcuni pensano che essere liberi significhi  fare sempre e solo ciò che si vuole, ciò che piace.
Ma questo non regala la vera libertà, anzi , rende schiavi di se stessi e può portare a far male agli altri.
Allora si potrebbe dire che essere liberi sia far ciò che si vuole, senza danneggiare gli altri.
E già sarebbe un passo avanti, escluderebbe l'aborto, per esempio, ma manterrebbe la libertà di drogarsi, che viene visto solo come un danneggiare se stessi, e l'eutanasia.
Allora la cosa stride.
Infatti la libertà vera, quella che porta l'uomo a realizzarsi nella sua pienezza e completezza, in realtà è la libertà di seguire il bene, sempre , per se stessi e per gli altri, anche se non coincide con quello che piace in quel momento.
E' non abortire anche se si ha paura, non drogarsi anche se se ne ha voglia, non tradire il coniuge anche se il collega mi piace tanto....
Essere liberi può voler dire confermare in ogni istante le scelte di vita già fatte, rispettare gli impegni buoni presi....
Bene.
Ma quando arriva il dolore, la paura, la sofferenza profonda, si può rimanere liberi?
O meglio, si può essere liberi?
Se io un domani mi trovassi paralizzata in un letto, con forti dolori, sarei ancora libera di scegliere come vivere la mia vita?
Beh, la risposta a cui sono arrivata è si.
Si perchè la libertà interiore ti porta in primis a rispettare te stesso ed il tuo modo di essere, ti chiede la conferma delle cose in cui credi.
Affrontare il dolore con dignità , con speranza e fortezza, sarebbe allora il mio mantenere la mia libertà.
In questo caso , quindi  la disperazione diventerebbe contraria alla mia libertà.

Ma dolori diversi, che riguardano altri?
Per esempio, una madre che riceve una diagnosi di trisomia in gravidanza, come fa a vivere la propria libertà?
Accettando il figlio e rispettando la propria natura di madre, anche nella preoccupazione.
Del resto avere un figlio, comunque stia , è sempre un accettare qualcosa di diverso da quello che si vorrebbe, perchè in realtà ogni figlio è una persona unica ed irripetibile, ma soprattutto è una persona diversa da te genitore.
A volte i figli ti sorprendono nel bene, a volte possono deluderti; ma guardarli con amore, amarli veramente, ti porta ad accettarli così come sono, con intenzioni certo propositive, di miglioramento, ma partendo dalle loro caratteristiche e non da quello che tu vorresti che avessero.
Accettare un figlio speciale, in piena libertà, ti rende genitore "Professionale" più rapidamente: sai già che la sua realizzazione potrebbe non coincidere con i tuoi sogni su di lui.
E lo sai da subito.
Ma segliere liberamente  di amarlo per quello che è e di aiutarlo ad esserlo al massimo delle sue potenzialità...
ti rende veramente libero. E ti apre un mondo ed un cuore nuovo.
Ti allena poi per il figlio adolescente....
Libero tu, libero lui....liberi tutti.

E anche, mantenere stabile un matrimonio normale anche quando la passione finisce, cercando l'amicizia, la complicità, il rispetto , è libertà ( certo, se l'altro ha la tendenza ad ammazzarti di botte a te ed ai figli, se ne riparla).

Credetemi, crogiolarsi nei: " non voglio, vorrei che fosse diverso, vorrei che questa cosa non fosse così, vorrei tornare indietro e fare una scelta diversa...."
è l'unica cosa che veramente ammazza la libertà.
Accettare la realtà, viverla con Amore e rispetto, anche combattendo per renderla migliore, senza subire passivamente tutto ciò che si può e si deve migliorare, è l'unica vera soluzione: e porta gioia, perchè....ci rende veramente liberi.

Tv. Ancora!

OK, sto decisamente invecchiando.
O forse è solo un meccanismo di autodifesa, perchè come vengo in tv proprio non mi piace.
Ma ormai è fatta.
Sospirone.
Mi sono dimenticata di dirvi che siamo stati per ben 2 volte in tv.
Lui e io.
Una volta in un tg il 21 marzo; ieri, invece, in una trasmissione con il prof. Strippoli per parlare della "Cura" per la trisomia 21, o meglio, per la cura delle sue complicanze, visto che sappiamo che la sindrome di Down non è una malattia ma una condizione genetica.
Lui è stato...Lui.
Al tg ha giocato tutto il tempo con il tablet; durante la trasmissione ha letto un pochino dei librini che gli avevo portato ed un pochino è stato dietro le quinte con E.
Bravissimo, comunque, e moooolto più fotogenico di me.
Tra l'altro, il 21 marzo, in trasmissione sono andati anche il prof. Cocchi ed un nostro amico, Pierluigi....vi prometto trasmissioni altrettanto belle anche nei prossimi venerdì, su radio e tv nettuno, ore 8 del mattino.
Si lavora presto, qui!
Per info potete guardare http://www.nettunotv.tv/.

lunedì 24 marzo 2014

Filastrocca del 21 marzo.


"Ho letto sul giornale una notizia eccezionale!
Domani sai che c'è? E' un giorno dedicato a me!
Se proprio vuoi capire, rimanimi a sentire:
ho un cromosoma in più, ma sono uguale a te!
Se poi ti vuoi arricchire, mi devi solo aprire
la porta del tuo cuore:vedrai allora che Amore.
Amore quello vero, sereno, si e sincero.
Profondo come il mare,
credere per provare!
E tu, Mamma futura, no, non aver paura.
Son vero, son reale,
son forte, son ....speciale."

Tu fidati di me.
Accettalo com'è
e lui ti stupirà
con quello che farà.
Credimi, io lo so,
perchè sono io sua madre!
Fidati, ti ripeto
poi mi ringrazierai
del Bene che ne avrai.

Notte!

Lei ha deciso, che alla tenera età di 5 anni, si è stufata di dormire nel lettone.
Ha detto: "Sto scomoda.".
E così ha smesso.
Da una notte all'altra.
Voi non potete capire cosa questo voglia dire per me.
Lui già non ci dorme più con me, anzi, non ci ha mai dormito grazie al magico lettino di cui vi ho già parlato.
Adesso ho tutta la mia parte del letto PER ME!.
Non mi sembra vero.
Ora devo solo mettere uno spaventapasseri in giardino per quei simpatici uccellini che ci svegliano regolarmente verso le 5.30....poi via, verso sonni sereni!

La mia cometa bella.

Questo post non è mio, ma di una mia amica virtuale.
Godetevelo, perchè è meraviglioso.     
Grazie, Virgiiiii!
                                                                                                                                                                                         La mia bambina sta diventando grande..
Sembra ieri in quella stanza di ospedale che un ostetrica mi ha portato la
mia bambina dopo 6 ore dal cesareo, in quel piccolo lettino col carrello,
così piccola 2350kg, il piagiamino zero mesi ti stava enorme e tu dormivi
su un lato, con i pugnetti chiusi e quel faccino rotondo. Io ero
incredula, ti guardavo con le lacrime agli occhi perche' non sapevo
chi fossi con quel cromosoma in piu', si eri la mia bambina, ma quello
sconosciuto celava in me paure e rabbia.
Ti scrutavo mentre le lacrime scendevano calde sul mio viso. Ti chiedevo
scusa in silenzio, scusa perche' era colpa mia, scusa perche' la
tua vita era marchiata a fuoco da una sindrome che ti/ci avrebbe portato
1000 difficolta'.
Sognavo una bimba e me ne ero ritrovata un altra. Mille aspettative avevo
ma in quel momento solo 1000 punti interrogativi. Il cuore lacerato per i
primi mesi, notti insonni a piangere, a farmi domande. Le colpe mi
straziavano e tu facevi fatica a mangiare, eri cosi' lenta e delicata
nei movimenti che quasi avevo paura di sfiorarti e tutto questo aumentava
le mie ansie. Tu la mia prima ed unica figlia. Non passa giorno che quel
trauma non percorra prepotentemente i miei pensieri, anche se sorrido, se
esternamente non si vede nulla, dentro il mio cuore e' dilaniato, una
ferita che non si rimarginera' mai.
Oggi Bambina mia mentre giocavamo pensavo a quelle mie paure, quanto erano
stupide e infondate. Tu una bimba determinata e forte. Solare e grintosa.
Dolce, bella come il sole, ti chiedo scusa. Scusa per non aver creduto in
te fin dall inizio. Scusa perche' ho avuto paura, perché della nostra
vita futura non immaginavo nulla....Ogni giorno che passa e' un
cambiamento, una evoluzione, una crescita tua e mia che mi porta, ci
porta, a volare in alto. Stai diventando grande, i tuoi comportamenti sono
da bambina autonoma nel tuo piccolo ed io piu' che mai sono fiera di
te. Da settembre vai al nido, non vivo quindi a pieno la tua
quotidianita', dal lunedì al venerdì scuola con orario pieno fino alle
16,30 poi a spasso o a casa un po di gioco, cena e alle 21 a letto. Il
sabato e la domenica corrono veloci. In questi giorni che sei stata
influenzata, ho avuto l 'opportunita' di rifletterci su e fare un
quadro ed ho scoperto una bimba grande, che comprende, che partecipa e che
e' anche autosufficiente nel suo piccolo. Ci siamo divertite assieme.
Tanti progressi nell'ultimo periodo, ed io non mi ci ero mai
soffermata perché sempre intenta a guardare oltre, ad andare di fretta.
La mattina al tuo risveglio o dopo il riposino del pomeriggio mi chiamavi e
aspettavi che venissi a prenderti urlando un: "virgiiii????"
Nonostante tu sapessi scendere dal letto da sola, oltre che salirci ma eri
piccola e aspettavi me. Ora mi fai prendere certi colpi ti ritrovo alle
spalle col tuo sorriso e la tua vocetta che mi fa: ciàoooo! Da sola prima
dei pasti mi fai capire che devo seguirti dicendo "bagno" per
lavarti le manine ti tiri anche su le maniche e quando hai finito te le
ritiri giu. Se usciamo o entriamo prendi il cappottino o te lo sfili e lo
appendi al muro dove il chiodino per te non c' e' quindi cade a
terra, ma il gesto e' importante e mamma mettera' un appendino
alla tua altezza! Avevi paura del buio per casa, ora ti accendi la luce ma
non la spegni perche' per spegnerla non ci arrivi ti manca quel cm in
piu' che il metterti sulle punte non ti basta. Hai imparato tante
paroline nuove. Quando hai sonno e non ti ritrovo piu' e'
perche' prendi il ciuccio vai nella tua cameretta ti togli le scarpe
e sali sul letto a dormire. Insomma bambina mia tante sono le cose che hai
imparato a fare ed io mi sento inorgoglita e ti chiedo ancora scusa
perche' mi stupisco ancora, perche' spesso, troppo spesso, non ho
fiducia in te e sbaglio, mentre tu continui a stupirmi e ad insegnarmi, ma
non dovrebbe essere il contrario!? Sei la mia luce, la mia cometa bella,
quella che nei miei momenti bui illumina il nostro cielo di una luce
forte, calda, che riempie il cuore. Oggi se ripenso al lutto che ho
provato alla tua nascita, piango, perche' non te lo meritavi,
pero' voglio che tu sappia che ti ho amato dal tuo primo vagito e che
erano state le mie paure ad aver offuscato la mia felicita' e non tu.
Ti amo bambina mia e scusami se tutt'oggi, non so il perche', io
mi stupisco ancora di cio' che sei, una figlia meravigliosa che a suo
modo apprende e cresce, che si arrabbia quando non riesce ad esprimersi e
a farsi capire. Amore mio, le parole arriveranno a completarsi con le tue
spiegazioni vedrai. Ora io saro' sempre al tuo fianco, ti comprendo
sempre perche' sono la tua mamma e tra noi basta uno sguardo, quindi
non fare l offesa guardandomi di traverso quando te ne esci con i tuoi
discorsi incomprensibili. Un ultima cosa, mi piace quando arriva papa'
e gli vai incontro, lo abbracci sorridente e poi gli dici
"braccio" con le manine tese, poi lui mi viene a salutare e tu
metti le braccia dietro al suo collo e al mio, infili la testa in mezzo e
vuoi che ci abbracciamo forte. Saremo sempre uniti cosi' bambina mia.
Noi tre. Un unico cuore.

 Virginia