giovedì 31 gennaio 2013

Uffa!

Lui in braccio al papy, io con le braccia vuote. Guardo Lei e penso :"diamo una botta alla sua gelosia!"
"Lei, sono qui tutta sola...vieni un po' in braccio alla mamma?"
Lei: "No, facciamo così: papy ti andrebbe di dare Lui a mamma, così ti vengo in braccio?"
Papy: "Subito!"
E mi lancia Lui, che perlomeno mi sorride.
Ok, la gelosia di Lei è Ko.
Ma alla mia nessuno pensa, però.

Mantengo la promessa

Cos'è l'intelligenza emotiva?
E' la capacità di mettersi in relazione con gli altri, capendone emozioni e sentimenti e agendo di conseguenza.
In realtà è una capacità innata, più o meno sviluppata; già i neonati sono piccole spugne in grado di assorbire gli stati d'animo di chi gli sta intorno ed adeguarcisi. Mamma nervosa? Bimbo nervoso. Mamma calma? Bimbo calmo.
Un bambino piange? L'altro lo consola, sorridendogli....
Questa capacità però, deve essere mantenuta e stimolata. Il compito dei genitori è fondamentale per tenere viva  questa intelligenza.
Bisogna insegnare ai figli piccoli a capire cosa provono. "Piangi? ho capito, forse sei arrabbiato! Ma perchè? chi ti ha fatto arrabbiare? cosa provi?". Oppure: " sei felice? Ti senti bene? Sono contenta anche io con te!"
Se non si aiutano i bimbi a capire quello che sentono o si sottovalutano le loro emozioni o , peggio , le si minimizza o le si deride, li si priva della la capacità di capirsi e di capire gli altri.
Addirittura li si può rendere cattivi, perchè se non comprendono cosa gli altri provano, non sanno relazionarsi in modo adeguato e le loro azioni possono non essere proporzionate allo stato d'animo degli altri.
Non è un caso che chi subisce i maltrattamenti da piccolo , diventi un violento da grande; ha subito la paura, il dolore, il terrore anche, e li ha accettati come normali da piccolo, quindi  non capisce che causare queste sensazioni negli altri è sbagliato.
Parlando in positivo, aiutare i figli a sviluppare l'empatia, le rende in grado di amare e farsi amare....
Ma sapete qual è la cosa più difficile dell'intelligenza emotiva? Non solo capire bene cosa l'altro prova, ma sforzarsi di adeguare le nostre azioni ai suoi sentimenti.
Il figlio/coniuge/ amico è preoccupato per qualcosa? Con l'empatia lo capisco, con ...la volontà lo aiuto , ascoltandolo, incoraggiandolo, spronandolo...anche se questo mi costa quei 10 minuti di tempo in cui volevo leggere la mia rivista.....
Ma la ricompensa è grande: persone capite sono persone felici.
Provare per credere.

Legge 194



Questo può essere interessante, dateci un occhio. E' una organizzazione che non conosco, ma persone che stimo l'apprezzano.



http://no194.org/?p=667

mercoledì 30 gennaio 2013

Preferenze

Qualcuno mi ha chiesto se avere tanti figli comporta avere anche delle preferenze .
Beh, si devo ammettere che si, le preferenze esistono. Non credo neanche che sia questioni di numeri, quanto piuttosto di caratteri, temperamenti, affinità.
Per esempio:
Io preferisco il Ciugo perchè è il Ciugo, E perchè è E, A perchè è A, Fe perchè è Fe , l'Altra perchè è l'Altra, Lei perchè è Lei, Lui perchè è Lui......
Certo, a volte propendo più per uno che per l'altro , a seconda delle loro necessità, dei loro bisogni, delle loro difficoltà...ed allora il cuore di mamma si riempie di preferenza per chi deve essere ascoltato o seguito di più in quel momento..
Ma questa non è ingiustizia, tutt'altro, è intelligenza emotiva.
Cos'è l'intelligenza emotiva? eheheheeehhh....discorso lungo, prometto un post.

martedì 29 gennaio 2013

promessa.

Prometto solennemente che il post di E. lo ha scritto E.

scuole


Questa lettera non l'ho scritta io, ma si riferisce ad una scuola del Faes, una scuola come quella che ho frequentato io e che frequentano, o hanno frequentato, i miei figli....mi piace molto!




2013
Cari genitori ed Egr. Direzione scolastica Cerreta,
sono una mamma di due bambini maschi,  della sezione Primavera e Materna.Quando iscrissi il mio primogenito, non avevo molta consapevolezza di cosa offrisse la scuola e del metodo educativo che si proponesse di seguire. Infatti, la decisione di portare mio figlio qui si è basata sul giudizio positivo di un amico di famiglia. Frequentando la scuola, partecipando alle riunioni di classe e di tutoria e cogliendo la gentilezza sincera di tutti gli operatori, mi sono sentita parte di un'atmosfera familiare.

Battesimo

Ritengo che il Battesimo sia , in assoluto, il Sacramento che mi piace di più. Certo, il Matrimonio è meraviglioso, come negarlo? Ma il Battesimo.....
Io l'ho sempre vissuto come un atto di ringraziamento nei confronti di Dio.
Come dirGli: "Signore, ti ho riportato questa vita che mi hai donato, te la affido per l'eternità, accoglila nella tua Famiglia.".
Lo so che, da parte mia, è molto presuntuoso pensare di regalare a Dio qualcosa che è suo da sempre. Il figlio che si ha in braccio è sempre stato nel suo Cuore, Egli lo ama , lo ha creato, lo conosce come io non riuscirò mai a fare. L'ha tessuto nel mio grembo e , con infinito Amore, conosce ogni suo palpito.....
Ma lo ha voluto fare attraverso noi, i suoi genitori. Si è servito di due persone per crearne una terza. Che miracolo infinito...
E così, al Battesimo, glielo ridoniamo. In realtà e come se gli dicessimo: "Guarda Signore, la perfezione della tua Opera; grazie per esserti servito di noi....Egli è qui, te lo affidiamo".
Il Battesimo annette alla Chiesa, toglie la colpa del peccato originale....ed è un meraviglioso atto di fiducia in Dio.
L'emozione è sempre stata grande per me, con tutti i miei figli, ma anche con nipoti, amici , sconosciuti . Ma con Lui.....con Lui è stata incredibilmente profonda.
Ho portato a Dio il mio bambino speciale e Lui si è chinato su di noi con infinita tenerezza ed  ha detto. "Vieni bambino  mio bellissimo, mia meravigliosa creatura. Ti accolgo nel mio Amore così come sei, prezioso ed insostituibile. Dall'Eternità ti aspetto e ti amo, ed adesso sei qui, finalmente. Non ti curare di chi non capisce il tuo essere perfetto così come sei: io ti conosco da sempre e così ti volevo, perche tu, per Me, sei incredibilmente unico ed amato. Tu sei mio. Mio Figlio è morto per Te. La mia Sposa è tua Madre. Tu sei mio."
Ed a noi: "Accetto il vostro dono, come voi avete accettato il mio. Con amore e gioia . Per sempre".

Un tempo, alla fine del Sacramento, si invocava la benedizione di Dio sulla madre, grata per il dono della maternità. Adesso sono diversi Battesimi che non la sento più...peccato...era una preghiera meravigliosa, era la mia preghiera.
Grazie Dio, grazie.

lunedì 28 gennaio 2013

cose che mamma credo non sappia

Ciao a tutti, sono E. Sì, sono E., una dei 7. La seconda, più precisamente, quella bella nella foto. Scherzo, diciamo che sono quella con la felpa verde, così capite quale. Perchè scrivo questo post nel blog di mamma? Perchè credo ci siano cose che lei non sappia. Credo, ma con una mamma non si sa mai se sa o non sa. Tipo Maria, che "serbava tutte queste cose nel suo cuore". Beh, magari Gesù le sapeva "tutte queste cose" dato che è Dio. Però l'esempio di madre rende l'idea.
La prima cosa che mamma (forse) non sa è quanto noi siamo fieri di lei. Può sembrare che sia solo oggetto di critica per noi, ma in realtà l'ammiriamo molto. Lei sopporta, protegge, guida, consola e ama tutti noi figli, cucina due volte al giorno (tralasciando quando mette in tavola solo piadine e affettati o piatti poco riusciti), lavora fuori casa, ride alle prese in giro, scrive un BLOG. Assurdo, anche perchè non è sicuramente tutto qui. E, almeno io personalmente, spero proprio di poterle assomigliare quando avrò una famiglia mia.
La seconda cosa è che non è vero che amiamo dirle "tu non mi capisci" o "tu mi rovini la vita". Già, sono una lettrice accanita del blog anch'io. Comunque, sì, noi diciamo queste frasi, ma le diciamo perchè sono le uniche che ci danno anche solo l'illusione di poter vincere la mamma, di riuscire a toccarle un tasto dolente. Sono un àncora di salvezza quando lei ci schiaccia con la verità che solo una madre conosce, quando lei dimostra che capisce di noi più di quanto noi capiamo di noi stessi, quando tira fuori ciò a cui non vogliamo credere ma che sentiamo nel profondo. O più semplicemente quando pretendiamo di poterci proteggere da soli in quello che decidiamo di fare, mentre sappiamo che non è possibile e che abbiamo bisogno di lei, e allora ci difendiamo con quelle parole, che odiamo, e che ci spingono a piangere ancora più forte sentendole uscire dalla nostra bocca.
La terza cosa è la necessità che sentiamo della sua approvazione. Per il ragazzo o la ragazza, l'amico o l'amica, il modo in cui ci siamo vestiti, qualcosa che ci piace o che abbiamo fatto da soli. Forse mamma non sa quanto sia doloroso vedere che lei non è d'accordo. Ed è per questo che ci arrabbiamo tanto, urliamo e piangiamo. Se lo dice la mamma allora dev'essere vero che la cosa in questione non è giusta per noi. Ma se pensavamo che lo fosse, o se lo pensiamo ancora, conviverci diventa quasi impossibile. Ora, per esempio, farò leggere questo post alla mamy, così mi dirà cosa correggere (come anch'io faccio con lei ;-) ).
Ciao, E.
P.S. L'ho fatta piangere!!! Sono orgogliosa di me. 

domenica 27 gennaio 2013

Esistiamo veramente.


Al che vuole essere chiamata A.

...e grazie a Dio, siamo sopravvissuti alla festa di A.
L'idea è stata geniale: pomeriggio al palaghiaccio.
Ti prestano, gratuitamente!, la saletta per il rinfresco , e chi pattina si paga solo il noleggio dei pattini.
Al ed E hanno cucinato tutta la mattina, ciberie per un esercito, in verità....penso che, tra una settimana, staremo ancora mangiando pizzette...
Anche il regalo che le hanno fatto è stato furbissimo: piccole quote a testa per comprarle un telefono "decente", come dice lei.
Ha raccolto una bella sommetta, vedremo cosa intende per decente.....sabato prossimo procederemo all'acquisto.
Intanto è felicissima. E io pure!

Peccato che già da oggi siamo in movimento per la festa di Lui e Lei....spero di sopravvivere!

le candeline di Lei.

Lei ha un concetto temporale molto vasto del suo compleanno.
Di solito inizia a festeggiarlo a fine gennaio, quando è la festa del papy. Prime candeline.
Poi dà una soffiatina anche sulla torta di A. Seconde candeline.
Finalmente, ai primi di febbraio , c'è il vero compleanno. Terze e quarte candeline ( torta d'obbligo anche all'asilo).
Il 12 febbraio compie gli anni la nonna. Quinte candeline.
Quest'anno poi, per non scatenare gelosie, alla festa di Lui, il 3 marzo, faremo anche una festa per Lei. Seste candeline.
L'anno scorso ha provato a chiedere di soffiare anche alla festa dei 18 del Ciugo, a giugno.
Ma lì c'è stata una rivolta famigliare......chissà se ai 19 anni ce la fa.

Ogni tanto  il papy le mette una candelina su una qualunque cosa , le canta gli auguri e gliela fa spegnere. Ma quelle non valgono nella conta, perchè il resto della Famiglia si rifiuta di partecipare. Ormai Lei ha compiuto 100 anni.

sabato 26 gennaio 2013

adolescenti 3

L'altra frase che gli adolescenti usano spesso e amano scagliare contro i genitori nella speranza, quantomeno di tramortirli, è "tu mi rovini la vita".
Dopo essersi ripreso da questa notizia shock, il genitore razionale potrebbe anche fare una rapida botta di conti  su quanto, in realtà , sia stato il figlio a " rovinargli la vita".
Parliamoci francamente. A quante notti di sonno abbiamo rinunciato da quando il pargoletto è nato? Prima l'allattamento, le coliche, le febbri, poi le prime uscite serali, il tentativo di guardare la tv fino alle ore impossibili, le telefonate notturne con le amiche mentre noi gridiamo: "vai a dormireeeeeeeeeeeeee".....
E poi le spese fatte per loro e non per te, mamma, che volevi un paio di pantaloni e sei tornata con una giaccafelpamagliascarpeguanti per la figliolina adolescente che ha l'armadio che scoppia ma niente che le piaccia...
E poi , il tempo ritagliato per leggere, studiare, mangiare, rigorosamente quando tutti gli altri di famiglia sono a posto...
E le preoccupazioni per scuola/morosi/salute/fumo/alcool....
Insomma chi a rovinato la vita a chi?
Tu figlio/a mi urli perchè piove e non ti faccio uscire in motorino, perchè non ti mando ad una festa con sconosciuti in un posto sperso o perchè non ti permetto di uscire con il tacco 12 se fuori nevica? Io ti ho rovinato la vita? IO? e allora tu, che usi il mio motorino, le mie scarpe 12 ed il mio trucco?

Il problema che il mio amore per te mi frega, e mi fa vedere tutto con le lenti colorate di azzurro ( il rosa non mi piace) ed allora le notti sveglia mi permettono di godermi il tuo sorriso per più ore  e di leggere mentre ti aspetto sveglia, comprarti vestiti mi dà più soddisfazioni che rifarmi un guardaroba nuovo ( anche questione di taglie, direi), usare il mio tempo per te e non per me , mi allarga il cuore e mi fa star bene ed ogni ruga di preoccupazione mi dà un'aria più matura ( di questa , però , ne farei a meno, sinceramente)......
E no, ascoltami, non ti rovino la vita con i miei no, amore mio, tento solo di proteggerti con la mia esperienza, di evitarti pericoli e delusioni, di non farti soffrire per cose inutili.....e lo faccio perchè ti amo tanto, ma così tanto, che non riesci a ferirmi neanche urlandomi, perchè io ho ragione e, quando sarai più grande...te ne accorgerai anche tu.
E forse, dico forse, almeno in cuor tuo mi dirai " Grazie".

Ubiquità

...e quando devi , contemporaneamente , essere ad un congresso, dal dentista, a fisioterapia mentre l'unico posto dove vorresti essere veramente è a casa con Lui malato e scleri.......
capisci che  se Dio non ha donato alle mamme il dono dell'ubiquità, è stato per preservarne l'integrità mentale.

venerdì 25 gennaio 2013

Adolescenti 2

La frase più frequente che i figli adolescenti dicono ai genitori è " tu non mi capisci".
Il che, almeno il più delle volte, è vero.
Il silenzioso non si riesce a capirlo perchè ...tace ed è difficile capire se ha il muso perchè ha litigato con la/il  morosa/o, perchè  ha preso un brutto voto a scuola ( questo prima o poi lo si scopre) o se gli girano e basta.
Il chiaccherone ti travolge talmente tanto di parole che non sai se la più importante è la 350a o la 726a, per cui capita di fraintendere.
Il lunatico alterna le due fasi, quindi non lo si capisce a seconda del periodo.
L'urlatore probabilmente ti ha stordito con le grida, quindi sei sordo ed ormai non capisci più niente.
Il sarcastico ti ha ucciso con l'ironia ed ormai non sai più cosa prendere sul serio.
I misti a volte sono così confusi che non si capiscono neppure loro.
Ed è proprio questo il problema. Neanche loro , neanche tutti loro, sanno cosa vogliono che tu capisca.
Sono bambini che chiedono aiuto e , nello stesso tempo, lo rifiutano perchè stanno diventando grandi. Si stanno sforzando di "fare da soli" e non sanno come fare....e tu, genitore, dovresti risolvergli tutti i problemi, perchè è questo che hai sempre fatto. Eppure loro non lo vogliono, anche se danno per scontato che tu debba farlo.
Ed allora basta ripetere loro che li si ama, dire : "non ho capito, ma sono qui che ti ascolto"
proporre loro quello che gli piace di più , applicare i 5 linguaggi dell'Amore ed avere tanta, tanta tanta pazienza.
Tanta pazienza che deve essere cominciata quando erano piccoli per studiare il loro carattere e capire da subito i loro punti d'attracco.
Attracco, si: noi siamo il loro porto sicuro e dobbiamo fornirgli quel punto di contatto a cui possono legarsi per proteggersi dalle tempeste.
Con qualcuno sarà un abbraccio, con qualcun'altro una cioccolata calda...Ma se stabiliamo l'attracco da quando sono bambini, funzionerà da adolescenti.
Auguri, allora, di buono studio.

PS: anche il coniuge rimane sempre un po' adolescente...ricordatevelo!

giovedì 24 gennaio 2013

Adolescenti

Gli adolescenti non sono tutti uguali.
Ci sono i silenziosi, che non raccontano nulla di quel che gli capita e sono i più preoccupanti perchè hanno l'aria di bombe innescate che non si sa quando esploderanno.
Ci sono i chiaccheroni , che ti stordiscono raccontandoti tutto per filo e per segno quello che gli succede e , se sopravvivi alla valanga di parole, sono il tipo migliore.
Ci sono i lunatici, che fanno un po' i silenziosi, un po' i chiaccheroni , a seconda dello stato d'animo momentaneo.
Ci sono i sarcastici, che ti trattano come se tu, genitore, non capissi niente ( io questi li strozzerei).
Ci sono gli urlatori, che parlano solo urlando e quello che urlano, solitamente, è offensivo.
Ci sono i misti, con i quali basta aspettare la fase del chiaccherone per capirci qualcosa.
In ogni caso, i genitori devono sempre avere pazienza. tanta pazienza. E fare le persone mature.
Non è sempre facile mantenere un atteggiamento positivo, specialmente con i sarcastici.
Il compito che il figliolino , prima tenero frugoletto, assume appena gli ormoni glieno permettono, è quello di diventare un piccolo distruttore di genitori.
E ci prova in tutti i modi.
Il genitore, allora, deve essere la PERSONA PIù MATURA tra i due.
Non è facile, non sempre si riesce o si deve mantenere la calma...ma bisogna mantenere l'autorevolezza e l'affetto. Senza sentirsi sminuiti come persone se l'adolescente cerca di offenderci.
Non è nostro figlio che parla, sono i suoi ormoni.
Sta cercando di affermarsi come persona unica, scissa da noi...durissima , e più ci ama, più è dura.
Armiamoci di pazienza e manteniamo la calma. Soprattutto NO AL SARCASMO, LI DISTUGGE.
Sopravviveremo noi e sopravviveranno anche loro, e più sentiranno il nostro amore ( diteglielo sempre che li amate), più saranno grandi, fantastiche , meravigliose persone dopo.
Vale la pena, vale sempre la pena.

martedì 22 gennaio 2013

ricerca

La ricerca sulla Sindrome di Down è stata trascurata per tanto, tanto, tanto tempo.
In questa sindrome è interessato un intero cromosoma, il 21, che è in più.
Allora gli scenziati hanno pensato che è meglio dedicarsi a malattie più semplici, con solo qualche gene difettoso...non un intero lunghissimo cromosoma.
Eppure non è possibile che non ci sia la possibilità di scoprire cos'è , in questo cromosoma, che dà i problemi ai trisomici.
Lejeune ci credeva , nella ricerca. Altri continuano a crederci.
A Parigi, per esempio, all'Institut Lejeune. Anche all'Università di Bologna, dove c'è un ricercatore, il prof. Strippoli, Pierluigi Strippoli, che fa ricerca.
Basterebbe beccare i geni "cattivi" su quel cromosoma in più e bloccarli.....
Ma la ricerca ha bisogno di fondi , oltre che di ricercatori.
E per la Sindrome ancora non bastano.
Per chi volesse saperne di più, una pagina sua
http://www.unibo.it/SitoWebDocente/default.htm?UPN=pierluigi.strippoli%40unibo.it
dove si parla anche delle sue ricerche.
Lejeune diceva che, se l'uomo è andato sulla luna, può anche trovare come intervenire sulla sindrome.
Scusate, non riesco a dire curare.
Lo so, che un medico non usi la  parola preferita della sua professione, è strano.
Ma le parole sono macigni.
Lui non è malato. A volte la sua sindrome porta malattie. Ma, ringraziando Dio, Lui, almeno per ora non ne ha.
Quindi Lui non è malato.
Lui è speciale.

Ahhhhhhhhhhhhhh, Lei.

Da due mesi circa Lei non dormiva più a scuola il pomeriggio.
Ma , ultimamente il rientro in casa era traumatico...troppo stanca.....
Ieri mattina mi ha guardato e mi ha detto : " Da oggi ricomincio a dormire all'asilo"
Ed ha avuto ragione Lei.....ieri pomeriggio la pace assoluta.
Fantastica questa mia figlia che si regola da sola a 3 anni.....

il trenino stanco.

"Lei, giochiamo con il tuo trenino?"
"No"
"Ma dai, perchè?"
"Perchè......dorme."
"Ma come dorme?!?"
"Si, lo senti? russa. ronfronfronf...."
""No, io sento che s'è svegliato, non russa più."
"Nononono...e poi, guarda fuori, è buio."
"Ma se ha dormito tutto il pomeriggio...."

Ecco , questo è terribilmente falso: non ha potuto dormire per niente, visto che, mentre Lei non c'era, tu e Lui ci avete giocato insieme. Vi ho visti io!

lunedì 21 gennaio 2013

vita

"mamma, devi soffiare il naso a Lui."
"l'Altra, fallo tu!"
"No, non voglio che mi odi."
"Ah, ma se odia me va bene?"
"certo tu sei più vecchia, meglio che ce l'abbia con i vecchi, piuttosto che con me"
"ma perchè scusa?
"Io vivrò più a lungo con Lui , di quanto farai tu.Tu sei vecchia. Quindi....meglio che faccia tu."
Oh mamma.

domenica 20 gennaio 2013

Sogni.

E come dice mia Nonna: "oggi ho avuto una ditata di miele!"
Una telefonata di una cara amica lontana, che sarà mia consuocera un giorno.
Sua figlia è la promessa sposa di Lui...
beh, noi mamme rispetteremo la loro libertà, è ovvio....ma fosse per noi, sarebbe già tutto deciso! ;)

Sognare una vita normale , per Lui, ricca dell'amore di una sua famiglia....che meraviglia.
Del resto, bello e buono com'è , cosa si può chiedere di più?

Amare Lui.

Oggi la stanchezza è grande.
Guardo il mio cucciolo e penso a tutto il lavoro che ha davanti, a tutto quello che dovrà affrontare, alle persone che non lo capiranno, a chi non lo amerà, a chi lo offenderà.
Ma Lui mi sorride. Sorride la sua bocca, sorridono i suoi occhi, sorride con la voce gorgheggiante....ed allora sorride di nuovo anche  il mio cuore.
Lui vive nell'amore, Lui è amore.
Amarlo riempie d'Amore.

sabato 19 gennaio 2013

Piccola peste.

Ora Lui sta a tavola con noi. Partecipa alla vita famigliare dal seggiolone infilato sotto il tavolo a mo' di sedia.
 Ma è pestifero. Butta tutto per terra. Mette in bocca ciò a cui arriva. Batte il bicchiere sul tavolo. Mi toglie le cose dal piatto. Prende il coltello. Si mangia la mia pappa!
Insomma fa quello che fanno tutti i bambini terribili della sua età.  E' magnifico. Mio figlio è MAGNIFICO.
Grazie Signore, grazie.

Primi passi.

"Buonasera, devo prendere delle scarpine primipassi."
"Buonasera, guardi, sono in offerta....vanno dei 68 euro agli 85, poi c'è il 30 %"
"Ah.......ehm....ma quelle in vetrina, al 50%?"
"Ma...sono un modello dell'anno scorso...."
Botta rapida di conti. 36 euro per un paio di scarpine primipassi.  Numero 18, se dura un mese è tanto.
Modello dell'anno scorso. Non penso che Lui ci farà caso. E, sinceramente, neanche io. Quindi....
PRESE!

Che madre degenere, non seguo la moda sui primipassi.....che comunque funzionano.
Lui, appena tornati a casa, ha fatto i SUOI PRIMI PASSI con il gioco Primi Passi.

Penso di sapere come si chiamerà questo post. ;)

venerdì 18 gennaio 2013

scarpe

Devo comprare scarpine nuove per Lui. La mitica Fisiot. ha detto che può camminare......Felice io!
Oggi sono andata con il Papy. Abbiamo guardato scarpe per 1 ora ed 15 minuti. Ne abbiamo provate 15 paia, con grande "gioia" del fantastico commesso.
Ne abbiamo comprate due paia. In saldo. Bellissime.
Ma per il papy.
1 ora e 15. 75 minuti.
E non venite a dirmi che le difficili siamo noi donne.

certezze.

e penso che se strozzassi il Ciugo che mi ha messo del sale in testa, per scherzare, con i capelli freschi di piega ( e quando mi ricapita...).....Sarei ASSOLTA.

....se non lo amassi così tanto!

7 figli -2

Ma bisogna essere anche esigenti.
Ognuno , in casa, ha il suo incarico.
Deve essere così. Siamo una famiglia, lavoriamo uno per l'altro, non uno per tutti ( meno male, sarei già morta!).
Certo, c'è chi fa meglio una cosa, c'è chi ne fa meglio un'altra, ma i turni girano...così tutti fanno tutto.
Esigere è un atto d'amore, impedisce che i figli si adagino  e non si impegnino.
Esigere a scuola, nello sport, in casa. Ma con amore e rispetto, sapendo dosare le richieste in base al carattere ed alla personalità di ognuno.
Altrimenti, se si sbaglia nelle richieste, il figlio si deprime.
Guai, meglio cambiare ciò che ci si è prefissi se sbagliato, per non abbattere l'autostima del figlio ....
Se invece la richiesta è ben dosata e ci sono delle difficoltà, aiutare il figlio a superarle è un'ottima palestra di vita!
In questo è essenziale il confronto tra coniugi: di solito il papà spinge più verso l'esterno e le prove....noi mamme siamo spesso chiocce e paurosine....lavorare insieme permette l'equilibrio e consente di indirizzare meglio i figli!


giovedì 17 gennaio 2013

Onlus

E poi ci sono quelle mamme fantastiche che guardano i loro bimbi speciali, si rimboccano le maniche e fondano associazioni nella loro città....come la mia amica a Reggio Calabria, che ha istituito la Onlus ABCI!
Tanto di cappello.......
Per chi volesse i riferimenti, siamo qua!

Sette figli 1

Molti mi chiedono com'è avere sette figli.
Bello, è la mia prima risposta.
Appagante, allegro, coinvolgente, divertente, stancante, stressante, felicitante, rasserenante, impegnativo.....
bello.
La cosa più notevole, almeno nel mio caso, è riuscire a tararsi sulle varie età dei figli.
Si passa dagli adolescenti con problemi di scuola-moroso-patente, a quelli di bimbi piccoli con capricci-gelosia-mammisia.
La mente deve rimanere elastica e pronta.
C'è chi fa il sudoku, per mantenersi giovane, c'è chi ascolta 7 figli contemporaneamente.

Io poi li vizio. Spudoratamente. Ognuno a modo suo. Non con cose materiali o costose, no. E' che li guardo e penso che sono persone, con caratteristiche proprie ed uniche. Vanno presi per il cuore.
Allora ad uno piace la pasta calda. Ad un'altra le cose di cancelleria. Una ha bisogno di un abbraccio prima di dormire, l'altra ama le cassatelle.... viziando loro li rendo felici. Ed allora è come se viziassi me stessa.
L'amore si vede dalle piccole cose....
E io li amo molto!

mercoledì 16 gennaio 2013

Ahahah.

"uhahuuhahaaauhhhaahh mamma, ho letto sul blog che sei caduta dallo sgabello....aaauhauhauhhuhuahaaa"
" si, e io l'ho anche vista, aaahuhuahaauahauhhuaaauuh"

Papy, pagherai anche per questo.

Prospettive

Una famiglia forte, ricca di amore e di certezze , apre i figli...alla creazione di una famiglia propria.
Già. Non è vero che oggigiorno i figli non escono di casa perchè stanno troppo bene nella famiglia di origine. Non lo fanno perchè sono insicuri e comodini....oltre ad avere spesso reali e concreti problemi economici.
Avere i genitori che risolvono i problemi non educa: avere i genitori che li sostengono mentre i figli si risolvono i problemi, educa.
Vivere a casa di mammà perchè cucina ed apparecchia non aiuta; aiutare mamma ad apparecchiare e cucinare, qualche volta, al suo posto, educa.
Farsi il letto a dodici anni è un obbligo!
Se la famiglia dà sicurezza affettiva ed educa alle virtù, come laboriosità, allegria, speranza, carità, naturalmente i figli vogliono crearsene una loro.
Il sogno dell'Amore diventa così forte che c'è il desiderio di ricrearlo con una persona amata.
E noi genitori non ci resta che aspettare con ansia di diventare nonni !

Autostima ;)

Autostima. Io mi distacco dalle mie azioni e rimango cosciente di me stessa.
Per cui non dò la testa al muro e mi distacco dall'azione di essermi sbranata due fette di panettone interrompendo una dieta di ben due giorni ( in qualche modo è un inizio, no?). Ok. Io mi distacco dal
panettone. Ma chi distaccherà il panettone dalla mia ciccia?
Non so se l'autostima  regge...il peso! ;)

fratelli grandi

Oggi i miei figli avrebbero dovuto avere un incontro, per la scuola, con il ricercatore dell'università sulla Sindrome di Down.
La neve ha fatto saltare tutto.
E io sono qui che penso....a come i miei figli grandi hanno preso la notizia della sindrome di Lui.
Purtroppo l'hanno saputo male, da un parente, di getto, così. Avevano capito che qualcosa non andava ed hanno insistito per sapere...Poi a scuola hanno avuto corsi sulla  sindrome e su Lejeune . Che coincidenza. Anche lì hanno acquisito dati anche troppo approfonditi su cose che non sapevamo se avrebbero mai riguardato Lui.
Adesso quest'incontro...
Ognuno di loro ha reagito in maniera diversa. C'è chi ha pianto, c'è chi ha passato ore a guardare Lui, c'è chi si è buttato nello studio...ma tutti hanno saputo aumentare l'amore .
Uno di loro, guardando il piccolino, mi ha detto: " Io non vedo problemi..."
Hai ragione Amore mio, non ci sono problemi, ma solo soluzioni da trovare insieme, situazioni nuove da affrontare, sorrisi grandi da fare.
Hai ragione Amore mio. Non ci sono problemi, solo tanto amore in più che ci lega.
Dio è grande, lo sappiamo. Dio è grande.

martedì 15 gennaio 2013

Viti

"Papy, guarda che lo sgabello in cucina è rotto."
"ma va, stringo le viti e via"
" sei sicuro papy? lo uso spesso"
" Ma si fidati, fidati...."

" ragazzi dov'è la mamma?"
" sdraiata sul divano"
"?"
"si è rotto lo sgabello mentre c'era seduta sopra"
"ohoh"
"già".

Mai fidarsi di una stretta di viti.

Lei, sempre Lei

"Mamma, la mia amica I dice che sei bellissima"
" ringraziala da parte mia!"
"Si....ma è taaanto gentile..."
"Già."
"allora....mi lasci andare a casa sua?"

Sai già usare le lusinghe, eh?

utilità

L'Altra guarda Lui che gioca con la scatola delle sue vitamine, che lei non vuole prendere perchè alla banana:
"Oh mamma, almeno a qualcuno piacciono. Almeno servono a qualcosa. Gliele regalo.".
Furbetta, non la schivi così. Non credo che giocarci o assumemerle  abbia la stessa valenza, no?

lunedì 14 gennaio 2013

Autostima- matrimonio 4

Ho sentito da poco un concetto mooolto interessante che mi è piaciuto tantissimo sull'autostima.
L'autostima, nella maturità della persona, è fondamentale, dà sicurezza e forza e rende anche impermeabili al giudizio altrui, od , almeno, al giudizio delle persone di cui non ci si fida completamente.
Il concetto di cui volevo parlarvi è questo: se una persona è sicura di sè ed ha autostima, quando sbaglia  riconosce l'errore e se ne distacca. Non si identifica con l'azione compiuta autoflaggellandosi e ritenendosi fallita ma  la esterna da sè e la riconosce come gesto sbagliato. Questo le permette di mantenersi forte sul concetto di sè e, secondo me, la rende anche in grado di chiedere scusa per l'errore  fatto e di rimediare.
Questa autostima deve derivare dal riconoscersi come un valore e dal sentirsi amata da Dio, innanzitutto, e poi da chi si  ha intorno.
Il primo luogo d'Amore è la famiglia.
Insegnare ai figli la stima di sè è fondamentale: amarli sempre, anche quando sbagliano o sono diversi dalle nostre aspettative è il primo passo.
 Ma il secondo passo, non meno importante, è dirglielo e dimostrarglielo. Dite ai vostri figli che li amate,sempre,  anche quando sbagliano.
Correggeteli nell'errore con fermezza ma con amore, non siate sarcastici, ironici o offensivi.
Rispettate la loro persona a parole e nei gesti.
Ricordatevi che, il concetto che avranno di Dio Padre, rispecchierà l'amore che sentono dal papà , e così quello sulla Madonna con la mamma. Alziamo il loro sguardo verso il Cielo....è il nostro compito.

Certo, avere figli con troppa sicurezza e con una famiglia troppo forte affettivamente alle spalle , può rendere difficile l'intervento di educatori esterni.
E. disse ad una mamma che la sgridava in un giardino perchè faceva cose pericolose: " io non ti ascolto, tanto non sei mia madre".
Al disse ad un'insegnante " Meno male che ci sono le vacanze, così per un po' non ti vedo."
Chiaramente, dopo essermi scusata con mamma e insegnante ed  oltre ad essere intervenuta per chiarire il concetto di   rispetto che i piccoli devono dare agli adulti, ho dovuto insegnare ai miei figli che io posso e devo delegare ad altri la mia autorità e loro la devono rispettare....anche troppa autostima fa male.

PS: mai minare l'autostima in famiglia con  frasi come: "te l'avevo detto", "sbagli sempre" "non capisci niente". Neanche parlando con il coniuge! Avere  la delicatezza di Maria con S. Giuseppe e viceversa, porterà il paradiso in casa.

Consiglio...rubato

Avere un figlio speciale ti rende lo sguardo speciale...
A chi serve, consiglio il post della mia bloggeramica +daniela tomasella  di guardaconilcuore ....
molto interessante, vi assicuro!

Befana

"Anna! Ma chi s'è finita la mia calza della befana? era nel cassetto!"
"Ma dai papy, saranno stati i bimbi"
"Ma nooooo, la tenevo da parte..."
"Ma non ti preoccupare, dai, quando torniamo in montagna , ti dò la mia, io l'ho dimenticata là, non te la prendere."
".......Anna, l'avevo portata giù era insieme alla mia."
"bambiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii la mia calza...noooooooooooooooooo!"

sabato 12 gennaio 2013

Ed ha ragione Lui.

E' ufficiale. La prugna, retrogusto agnello, non funziona . ;)

Solo per cuori forti

"non basta un raggio di sole
un cielo blu come il mare..."
No, è vero. quando il dolore ti prende, niente sembra essere sufficientemente coinvolgente per distrarti.
"perchè un dolore che sale, che sale e fa male"
Già, tanto , tanto male.
"fingo, ma c'è"
impossibile , dimenticarlo....ma non si può addolorare tutti, no?
"e quando arriva la notte, e resto sola con me"
lunghe , lunghe quelle prime notti in cui stavo sveglia a guardarti, piangendo
"la testa parte va in giro, in cerca dei suoi perchè
nè vincitori , nè vinti,
si esce sconfitti a metà"
perche tu, bambino mio? In cosa ho mancato?
Ma non ho fallito, perchè tu sei qui.
"ma in fondo risposta non c'è"
Dio ti ha pensato così, Dio ti ha amato così dall'Eternità.
Ed adesso anche noi ti amiamo per l'Eternità.
"il sale scende dagli occhi
il sole adesso dov'è?"
ed il mio sole sei tu....
"mentre il dolore sul foglio è qui , accanto a me"
quella diagnosi scritta, quelle poche parole, trisomia 21,
e tu che mi guardavi con quegli occhioni meravigliosi e incarnavi quelle parole.
"le parole nell'aria sono parole a metà
ma queste sono già scritte  ed il tempo non passerà..."
quanto ho sperato che quello che dicevano non fosse confermato in quel foglio.
Cucciolo mio, cucciolo mio,
"ma l'amore , poi, continuerà"
e sarà per sempre.
Ed è grande e meraviglioso. Ed assorbe tutto, completamente. E niente, niente più è importante...tanto meno un cromosoma in più che non è nulla davanti a tutto quello che sei tu.

Questa Amore mio, è stata la colonna sonora del mio dolore per te. Chi l'ha scritta ha conosciuto veramente la sofferenza...ma per noi  la speranza è certezza, perchè  siamo insieme e tu, pulcino mio, sei la mia vita.
 
E sei una vita meravigliosa.

venerdì 11 gennaio 2013

Furbetta

Lei arriva e mi caccia il suo lecca lecca sbausciato in bocca.
Io: "blewwww"
Lei: "Ma guarda che è buono !"
Io: " mangialo tu, allora!!!"
Lei: " mmhhh....lo butto?"
Ah, volevi fregarmi eh amore?

sorriso

il dolore sta lì, dietro l'angolo, pronto a ghermirti improvviso...squarci sul futuro, ti chiedi "Lui, come sarà?"....poi contempli il suo sorriso e pensi che l'amore che suscita vincerà su tutto.
Anche sul tipo di giacca invernale che scelgo.

gli aiuti

Quando nasce un bimbo con la sindrome, si attivano tutti dei servizi per aiutare i genitori a farlo crescere al meglio.
Come dice la mia bloggeramica Antonella Vì , la stimolazione di questi bambini  è essenziale per uno sviluppo pieno delle loro capacità.
Ci vuole anche fortuna, la fortuna di trovare le persone giuste, quelle che nel lavoro ci mettono il cuore.
Noi abbiamo trovato sempre persone splendide...vorrei parlare di tutti, ma oggi mi dedico alla nostra Fisioterapista.
Avere il 7o figlio ed andare ad imparare come stimolare l'ultimo, non è semplicissimo.
Si parte dal presupposto di sapere già tutto, soprattutto quando gli altri hanno iniziato a camminare tra gli 8 e i 12 mesi....
Se poi l'ultima è come Lei, cosa si può volere di più?
Ma, come sempre, come per ogni cosa, ogni figlio è a sè.
 La nostra F. è fantastica. non mi dice mai:" questo non si fa così", dice "ah, fate così...bene, bene....però..." e io so che mi insegnerà il modo giusto per aiutare Lui.
E poi Lui l'adora, la guarda, le sorride, le prende le mani. E lei capisce i suoi stati d'animo ..ed anche i miei. Oggi mi ha incoraggiata molto.
Certe persone hanno il tocco dell'Angelo. Ti alzano lo sguardo al Cielo, mentre tu stavi fissando solo la terra.
Che fortunati che siamo, vero Lui?

Mattina felice

E quando la fisioterapista guarda il tuo bambino, sorride e dice "ha fatto passi da gigante..."
la lacrimuccia è d'obbligo.

E lo shopping pure! Gli ho comprato 4 paia di scarpe  ed un giaccone....tutto in saldo, chiaramente....
Volevo una giacca a vento con il pelo, ho preso un giccone con il pile. Ma Lui lo aveva addosso ed ha sorriso, illuminandolo di immenso....e mi ha fregata.

E poi ho una nuova amica....conosciuta qui e vista stamane dal vivo!
Che giornata splendente!

Cosa succederà, ancora , oggi?

giovedì 10 gennaio 2013

pappa

Lui non ama la pappa salata. Mi vede arrivare con il piatto, serra la bocca e si gira dall'altra parte. 10 mesi...bel caratterino, no?
Quando vede arrivare il barattolino della frutta, diventa un uccellino. Bocca spalancata, cinguetta il suo entusiasmo....
E allora, io mamma carogna, faccio così: riempio il cucchiaino di pappa salata, lo intingo nella frutta e glielo dò.
Lui sente il dolce, spalanca e oplà.
Quindi, se mio figlio un domani, dovesse dirvi:"umh, buona la mela, dolce, succosa, con un retrogusto di manzo....", credetegli, ha ragione.

Matrimonio 3

E poi, ci vuole la furbizia.
Noi donne, regine della casa, dobbiamo rendere attraente per il marito il ritorno nel nostro regno.
Mai aspettarlo sulla porta con il muso , i capelli in disordine e mille lamentele.
Meglio essere sorridenti, abbracciarlo, chiedergli della giornata, NUTRIRLO e poi....sfogarsi.
Si, perchè è giusto che lui partecipi della vita della casa e della nostra, che sia il nostro miglior amico. Ma senza per questo essere aggredito appena arriva da mille problemi...lo stomaco pieno , poi, aiuta il marito ad avere quella giusta dose di abbiocco che gli impedisce di sfuggire alle chiacchere e permette a noi di parlare con calma.....
E voi, mariti, tornando a casa, non lamentatevi per un po' di disordine o il bimbo che piange, fare la regina è duro, credetemi! Abbracciate la moglie, ditele che vi è mancata ( una telefonatina dal lavoro a metà giornata non guasta), mangiate ed ascoltatela e poi raccontate di voi.
L'amicizia tra coniugi è importante, bisogna essere i migliori amici...questo evita la tentazione di cercare comprensione fuori, al bar con la collega, dal panettiere o con l'amico in chat.
Ricordatevi che da cosa nasce cosa..
E poi si, uscite insieme da soli, come dice un'amica in un commento, fate i fidanzatini. Siete una coppia, oltre che una famiglia e , se la coppia funziona, la famiglia funziona....se no son dolori.

mercoledì 9 gennaio 2013

questione di organizzazione.

"Lei, prendimi un fazzoletto per Lui."
" no, fai da sola, le mamme soffiano i nasi."
"Si, le mamme soffiano i nasi , ma le sorelle portano i fazzoletti."
"mmhhh...ok".

Matrimonio 2

Un'altra cosa da sapere, per far funzionare un rapporto d'amore ( tra coniugi, fidanzati, con i figli), è che non tutti amiamo nello stesso modo, nè ci sentiamo amati, nello stesso modo.
Per esempio: a mio marito piace l'ordine ( per non dire che ne è maniaco). Se trova la casa messa a posto, si sente amato.
A me piace essere rassicurata: se mio marito mi fa un complimento, io mi sento amata.
Se io passassi il tempo a dire a mio marito che lo amo, ma la casa fosse un disastro perenne, lui non capirebbe che lo amo.
Se lui mi mettesse la casa in ordine continuamente , ma non mi dicesse mai niente di personale, io non mi sentirei amata.
Ognuno di noi ha il linguaggio dell'amore. Ce ne sono 5.
Momenti speciali, contatto fisico, gesti di servizio, parole di rassicurazione, regali.
Ora che ci penso , anche i regali mi piacciono molto....
Scusate, tornando a noi , ogni persona ha il suo linguaggio, più o meno marcato. Anche i figli: dire ad un'adolescente "ti voglio bene" è stupendo e va fatto, sempre e comunque, ma dirglielo e sapere cos'altro gli piace ( uscire da soli con lui se è momenti speciali o fargli trovare il pranzo pronto quando torna perchè lui, oltre ad aver fame, è gesti di servizio), lo fa sentire veramente amato...e così dall'infanzia.
A volte le incomprensioni con con il coniuge ed i figli , nascono su questo....attenzione, quindi!
Ora, su questo argomento c'è chi ha scritto un libro e io ve lo consiglio....sicuramente sarà più chiaro di me.
" I 5 linguaggi dell'amore" di Gary Chapman.

Al ed i regali

Nooooooooooo....abbiamo appena risolto il problema del suo regalo di Natale e ora c'è il compleanno!
Tra l'altro, il primo regalo natalizio preso  gliel'ho dovuto fare vedere perchè erano scarpe e doveva provarle: risultato, faccia desolata e veloce corsa al negozio per cambio numero ( sono diventate il MIO regalo di Natale ).
Il secondo tentativo, però è andato a buon fine: comprato quello che voleva lei , in un negozio indicato da sua sorella e nascosto accuratamente ( nel baule della macchina) per evitare che lo vedesse e si lamentasse troppo presto.... MA LE è PIACIUTO.
E adesso, oltre al regalo, c'è da organizzare qualcosa per festeggiarla. Noooooooooooo!
L'anno scorso l'abbiamo viziata, cena a casa con cuoco a domicilio per 8 amiche....costo totale .....25 euro con buono in promozione.  Quest'anno cosa potremmo inventarci?
Forse dovrei chiedere alla zia Babe, visto che me l'ha influenzata.....

persuasione

"E. mi porti l'altra a catechismo e me la vai a riprendere?"
"neeee devostudiarefareladocciatelefonareall'amica...."
"ti dò cinque euro , ma andata e ritorno"
"Ok, vado."

martedì 8 gennaio 2013

sempre Lei.

Lei, mentre mangia uno yogurt, si gira verso il fratello e spalanca la bocca piena e colante.
"Lei! ma che insegni a Lui?"
".....cose divertenti."

"Mamma, posso andare a dormire dalla mia amica?"
"amore come fai? ancora vieni nel lettone di mamma e papà..."
"Se smetto di venire?"
"Allora si".
E' andata a dormire nel suo lettino. A mezzanotte è venuta a chiamare suo padre ed è tornata nel lettino.
Già tremavo.
Per fortuna, questa mattina, era nel mio.
Non dovrò spiegare , ad una mamma di una bimba di tre anni , perchè mia figlia si trasferisce a casa sua.

"Mamma, quando hai i capelli sciolti ti adoro. "
Questa non fa ridere, ma tanto , tanto, tanto bene al mio cuore.

Matrimonio 1

Molte mie amiche al primo figlio stanno avendo qualche problema con il maritino.
Problemi di comunicazione, di incomprensione, per lo più.
Molti dovuti, sicuramente alla stanchezza, altri alla non conoscenza delle dinamiche famigliari a 3.
Qualcuna mi ha chiesto consiglio; in realtà ogni famiglia è unica, per cui farò solo qualche considerazione, e poi voi ne farete quello che vi andrà.

Allora, la cosa che ritengo fondamentale è sapere che uomo e donna sono DIVERSI.
Banale, direte voi, ma no, non lo è. Oggi c'è un'uguaglianza di diritti e doveri giusta e legittima, ma questo non significa che maschio e femmina siano veramente uguali. No, siamo ontologicamente diversi, diversi nel modo di essere e di sentire. E' importante saperlo, anzi fondamentale.
E diverso è l'apporto che diamo alla famiglia.
La donna , madre, accoglie, cura, protegge e nutre.
l'uomo, padre, sostiene, mantiene e incoraggia.
La donna si concentra sulle persone.
L'uomo sulle cose e le necessità materiali.
Quando si è in coppia , si vive uno per l'altro. La donna nutre con l'amore l'uomo, che a sua volta sostiene con il suo lavoro la donna. Non è questione di chi porta i soldi a casa, è un modo di essere insito nella coppia.
Qundo arriva il bambino, la madre sposta la sua attenzione sulla nuova persona di cui deve occuparsi. E' madre dentro da 9 mesi, per lei è naturale il legame con il figlio. Comincia a prestare meno attenzione al coniuge perchè ha meno tempo e si aspetta che l'uomo, non solo la capisca, ma che l'aiuti anche.
L'uomo è allibito. la sua compagna non è più solo per lui, c'è un intruso.
Oh, lui ama il suo cucciolo con tutto se stesso, ma in questo momento è come se fosse solo, escluso dal duo madre figlio e non capisce.
Dov'è andata la mia donna? e perchè non mi considera più? Io cosa posso fare per il nuovo esserino che le tratta come una sua propia appendice?
E qui sta il trucco.
Se i ruoli e le diversità sono chiare, il meccanismo, dopo un primo rodaggio e qualche oliatina, funzionerà.
La moglie dovrà essere madre di due figli: quello nuovo ed il marito, di cui dovrà sempre ricordarsi. Un po' di rossetto , una spazzolata ai capelli, una cenetta buona ogni tanto...senza impazzire ma con amore. intanto dovrà insegnare all'uomo a fare il padre, affidandogli il figlio e CHIEDENDO, SPIEGANDO , PARLANDO DEI SUOI SENTIMENTI. Non in modo pedante o brontolone. L'uomo è diverso, non è madre, certi meccanismi non li capisce. non sa interpretare il pianto del primo figlio se tu, madre, non lo aiuti. Non può nutrirlo se tu l'allatti, allora coinvolgilo nel bagnetto o nel taglio delle unghiette, o nella scelta del passeggino. Roba da uomini, insomma.
E tu papà, abbi pazienza. Tua moglie è madre per la prima volta, la sua natura è piena , profonda ma anche un po' confusae tanto, tanto stanca. Sostienila, aiutala, coccolala. Se non vuoi aiutarla in casa, almeno non lamentarti. Porta una cena pronta ogni tanto, dille che è bellissima anche se puzza di rigurgito, cambia un pannolino. Ed ascoltala, con attenzione. FATTI INSEGNARE AD ESSERE PAPA'.
Riduci le uscite da solo, ma proponile passeggiate al parco, insieme, voi 3. O portala a fare shopping per lei ed il pupo. Prendila tra le braccia e dille che ti ha fatto un grande dono.
Abbi pazienza perchè lei tornerà ad occuparsi di te, ancora meglio di prima perchè sarà più completa.

e , probabilmente, vorrà un altro figlio.

gelosia 2

Ieri ho dovuto distribuire delle mie foto alle figli più piccole, perchè: " mamma a scuola ci manchi".
Solo Lei l'ha guardata e poi me l'ha ridata. Secondo me, voleva quella di suo padre.

elasticboy

Prima di portare Lui dalla peddy per il controllo dei 9 mesi, l' ho misurato  ed era 73 cm. Dalla Peddy 72. Al centro per il controllo in DH di 3 giorni dopo, 70. Ho guardato mio marito ed ho detto: "Amo' ci si è ristretto il ragazzino!"
Dal cardiologo, 20 giorni dopo era 75.....ho un figlio elastico.

lunedì 7 gennaio 2013

in Cielo per noi.


Pochi giorni dopo la nascita di Lui e la conferma della diagnosi di trisomia, è stata celebrata la prima giornata della sindrome di Down.
In quell'occasione, tra le varie iniziative promosse, si è parlato molto di J. Lejeune , il medico che, nel 1958, ha scoperto che la causa di questa "cosa" è una anomalia cromosomica, cioè un cromosoma 21 in più; fino ad allora infatti , si riteneva che la causa dipendesse dalla sifilide della mamma , o da una condotta amorale dei genitori.
Lejeune invece, riteneva che ci dovesse essere un motivo diverso dietro questa sindrome che portava il nome di Down, il primo medico che, raccogliendo solo le manifestazioni cliniche e soprattutto fenotipiche dei paziente , aveva dato una definizione sommaria della condizione di questi bambini.
Lejeune , con la scoperta della trisomia, quindi della condizione genetica dei pazienti, ridiede loro dignità: non contagiosi, non frutto di aberrazioni morali o di patologie dei genitori, solo ...speciali. Averebbe potuto anche ribattezzare la sindrome con il suo nome, sindrome di Lejeune, ma , schivo e umile , non lo fece.
(Io avrei preferito lo avesse fatto, molti ritengono che il termine Down voglia dire giù...invece è solo un cognome, non una qualificazione.)
Contemporaneamente alla scoperta di Lejeune , prende piede l'amniocentesi, che poteva allora essere applicata solo ai trisomici, essendo portatori dell'unica alterazione cromosomica riconosciuta.
Da qui all'aborto visto come terapia, il passo fu breve e Lejeune passò il resto della sua vita a difendere dall'eliminazione i suoi bambini trisomici ( giocandosi il Nobel con un celebre discorso all'ONU) e a cercare la cura, che lui diceva essere lì, solo in attesa di essere scoperta.
 Purtroppo lui è morto troppo presto per trovarla, ma ricercatori valenti continuano la sua missione ( anche qui a Bologna...).
A Parigi c'è l'Istituto Lejeune, che si occupa dei trisomici e delle altre patologie genetiche, per esempio.
Un grande uomo, una persona in grado di rendere fieri di se stessi i nostri figli.
Grazie, Jeròme, grazie. Ti dò del tu, siamo colleghi...ma soprattutto lo faccio per generare tra noi quella confidenza che mi permette di dirti: " proteggi Lui, oggi e sempre! Prega per Lui, prega per noi!"

Per conoscere meglio quest'uomo, vi consiglio di leggere l'intervista a sua moglie : mhttp://www.tempi.it/la-vedova-lejeune-mio-marito-jerome-un-santo-normale
o il libro di sua figlia: Clarà Lejeune, " la vita è una sfida" ed. Cantagalli.
A me è stato utile scoprire questa figura anche perchè esiste una preghiera a lui dedicata che ho usato spesso.......http://amislejeune.free.fr/textes/Priere_pour_obtenir_des_graces-It.pdf.



domenica 6 gennaio 2013

parlare

Qualche giorno fa , ho scritto un post su di Lui, dicendo che parlava prevalentemente di notte.
Beh ha immediatamente cominciato a verseggiare continuamente.....anche alla luce del sole e non solo quando c'è Lei nei paraggi o per dire mamma ;).
Bene, ancora non gattona....ora che l'ho scritto, che dite , inizierà?

Cuore d'oro

Avvocato, non economista....la Fe ha speso buona parte dei suoi guadagni per fare la calza della Befana a tutta la famiglia. Così avevamo, ieri sera, quasi 20 calze sul camino , 2 per ognuno ( anche per il moroso di E).
Alle 23, all'urlo di mio marito :"Pistaaaa, arrivano i Magiiiiiiiiiii" Fe ha riempito le sue minicalze ed è andata a letto con i fratelli più piccoli.
Cuore d'oro, figlia mia.

Amore

L'amore di alcuni per mio figlio è grande. L'Equipe medica che lo segue, i ricercatori che lavorano sulla cura della sindrome ( è possibile, è possibile!) , la sua fisioterapista, i nostri amici...Avere un figlio speciale apre le porte di un mondo speciale.
Altre mamme, altri genitori, fratelli , che amano i propri figli come noi il nostro e rendono tutto così stupendamente normale.....Grazie Dio, per averci fatto aprire gli occhi su questa realtà, su questo Amore.

sabato 5 gennaio 2013

contratti.

Mia figlia Fe, anni 12, vuole fare la psichiatra, ma io penso che sarebbe anche un bravissimo avvocato.
Quando siamo in montagna, deve stare dietro ai cani della nonna.
Prima di partire per le vacanze si è vestita di tutto punto, compreso scarpe tacco 12, ha preso una valigetta , un paio di occhiali da vista ( non suoi, ci vede benissimo) e si è presentata dalla nonna con un contratto in duplice copia , da firmare.
Poche regole, ma ben chiare.
- niente interferenze quando i cani fossero stati sotto la sua giurisdizione.
- non avrebbe raccolto escrementi ( non importa, viviamo tra prati e  boschi ) o rigurgiti ( immagino retaggio di fratello lattante)
- i cuginetti dovevano stare sotto il suo controllo , nel caso in cui avessero voluto portare fuori i cagnuzzi.
Patuita la paga ( 7 euro al giorno, quasi quasi ci vado io....), firmato il contratto, scatta la sorpresa: una tessera fedeltà che dà diritto allo sconto di 2 euro al giorno, ma solo a patto che la fidelity card VENGA PRESENTATA AL MOMENTO DEL SALDO.
La nonna ha chiaramente perso la tessera, per cui, al momento dei conti.....la Fe ha negato lo sconto,
ma , non essendo ancora un pescecane della finanza o un guru dei tribunali, ha solo rimandato il pagamento a quando la nonna l'avesse ritrovata.
Che dite? Psichiatra o avvocato in divenire?

post interattivo

ragazzi, che ne direste di pubblicare qualche consiglio su come fare la nanna ai bimbi piccoli , non in braccio? io sono imbranata e qualcuno ha chiesto aiuto....

sopravvivere.

Con i miei figli avevo fatto patti chiari: più di tre alla volta, in  adolescenza, non avrei petuto reggerli, quindi che si organizzassero tra loro per fare  a turno.
E così si sono messi d'accordo  ed, in adolescenza, ne ho  effettivamente solo 3.
Peccato che non avessi considerato la preadolescenza ( 2), l'età del no (1) ed il lattante (1).
Spero di sopravvivere.

venerdì 4 gennaio 2013

Lui e la parola.

Lui è molto silenzioso. Lui scruta, guarda, ascolta, ma verseggia poco.
Tranne la notte.
Allora parla in continuazione.
Non piange se ha fame, gridacchia.
Cambia posizione? commenta.
Ha freddo? sparlotta.
Qualcosa lo innervosisce? Ruggisce.
Amore della Mamma, ma se invertissimo e stessi zitto la notte per parlare di giorno?

Dimenticavo. Anche se gli si avvivina Lei, emette suoni. Più precisamente, invocazioni di aiuto. Lo capisco. ;)

Gelosia

"Lei sei l'amore della mamma?"
"uhmmmm, un pochino di mamma e molto di papà."
"Lei mi vuoi bene?"
"Si un pochino, ma tanto a papà."
"Lei, sei della mamma?"
" Solo la fronte, il resto è di papà".
La fronte......
Lei, la prossima volta ti fai partorire ed allattare, da papà.

rabbia

Arrabbiata, si sono arrabbiata con chi consiglia di abortire in generale e i bimbi con la sindrome di Down.
Si sono furiosa, perchè questa è una guerra, non uno scambio di pareri sui colori del cielo, una guerra vera e propria per salvare delle vite.
L'aborto non è una soluzione, mai, lascia sempre dietro dolore e morte....
Ci sono paesi che puntano al Down zero con l'aborto sistematico dei feti trisomici...ma questi bambini sono PERSONE, non oggetti di cui disporre a piacere....
Sono arrabbiata perchè l'uomo sta dimenticando la sua dignità di essere umano , negando la vita ai più deboli ed indifesi in nome di una perfezione ...che non esiste.
E' una guerra, ma una guerra d'amore.

L'altra e la nonna.

Accompagnandola a scuola, mia madre all'Altra:
"...è tanto tempo che non ti vedo, mi mancano le nostre chiaccherate, ti ricordi, mi sento un po' triste..."
L'altra, scendendo dalla macchina:
" non sono problemi miei."

Dopo qualche giorno, l'altra a mia madre:
"Nonna , avrei bisogno di questa cosa."
Mia madre:
"Non sono problemi miei."
"Oh nonna, ti ricordi la mia battuta, pensavo fossi troppo vecchia per farlo!"

Mia madre sta ancora ridendo.....io non so se farlo o piangere.

mercoledì 2 gennaio 2013

desideri.

All'inizio ha la luce di un cerino. un piccolo pensiero che ogni tanto compare tremulo e delicato. Poi diventa un po' più forte, una candelina...un piccolo fuocherello che pian piano il desiderio alimenta.
Alla fine è un incendio  che tutto avvolge con fiamme alte e bellissime.
E' il desiderio di una nuova vita....nasce così, un pensiero ogni tanto, una nostalgia per il neonato, la voglia di una nuova facciottina , così diversa da quella degli altri figli, ma così uguale.
Poi il pensiero si fa più insistente , la nostalgia si acuisce, le braccia sembrano vuote, si comincia a fare gli occhi dolci al consorte che ti guarda basito...infine esplode, con finta razionalità si spiega al coniuge i vantaggi di un nuovo frugoletto, lo si infiamma di vogliadiconoscereiltuonuovofiglio....
E si parte per la nuova avventura....
Non è solo un pensiero mio, questo, e non sempre il desiderio parte dalla mamma...ho visto amiche estremamente razionali perdersi in pensieri romantici e tenerissimi, ho sentito  il gioco della vita iniziare quasi di nascosto....e vincere...ho visto mio marito guardare i nostri figli e dire " beh, un altro ci starebbe, no?" ed in me l'incendio divampare prepotente....
E non perchè mi piacciono i bambini, no, ma perchè , a me, piacciono i MIEI bambini, mi piace conoscere la nuova persona che Dio ci manda, amarla, apprezzarla, crescerla....
Sono un po' matta, lo so, tutte le donne , se possono assecondare la propria natura, lo sono o lo diventano.
Meraviglioso, no?

Bitest

Parlando con una amica qui sul blog, è tornato fuori il discorso del bitest.
Io non l'ho fatto per scelta, con Lui.
In realtà, non lo avevo mai fatto neanche con tutti gli altri.
La Provvidenza ha voluto che questa volta io facessi un'eco di controllo proprio in 13a settimana ; tornavo dalle vacanze e avevo avuto degli esami del sangue molto alterati, per cui volevo vedere come stava il cucciolo.
Nell'ambulatorio erano con me tutte le infermiere del piano ( è lo stesso dove lavoro io) e c'era un'aria di festa...fino a quando non mi sono accorta che l'ecografista, continuava a guardare la testa del pargoletto con un'espressione basita... Ho chiesto:"che vedi?"
"Forse malformazioni cerebrali, plica nucale marcata, femmina..." e le infermiere che uscivano dalla stanza una ed una, dopo avermi stretto la mano...
Da lì , il gelo. "Devi fare altri esami , prendere una decisione".
Una decisione l'ho presa, immediata "Sei mia, ti proteggerò, cambiamo ginecologo"
E poi, la mattina dopo, bitest, con una ecografista nuova, meravigliosa, ed uno specializzando.
"Maschio, forse trisomico". Un altro mondo. Non per il sesso del nascituro, ovviamente ( anche se un maschietto era una novità gradita, dopo le ultime 5 femmine!). Chi lo dice che pregare non serve?
Ho rifiutato gli esami invasivi e programmato con la nuova ginecologa ( l'ecografista, anche lei in attesa) i nuovi accertamenti ecografici, per essere sicuri che il piccolo stesse al meglio.
Adesso mi chiedo: tornando indietro, o nel caso di una nuova gravidanza, rifarei il bitest ( che dava 1 possibilità su 6 di trisomia 21)?
Sinceramente non lo so, forse no.
Non solo perchè non dà certezze ma solo casistiche...ma anche perchè ritengo che la diagnosi di certezza con Lui in braccio sia stata meno angosciante che con Lui invisibile in pancia.
Non so, se fossi stata certa della sindrome, se sarei riuscita ad immaginarlo bello com' è , dolce com'è, sveglio com'è....forse l'avrei sottovalutato....invece Lui è incredibile, e lo è ogni giorno di più.
Nulla avviene però, senza un piano preciso di Dio, forse, questa volta, Lui ha voluto che io fossi in qualche modo preparata....e quindi deve essere andata bene così.

Auguri

Auguri di buon 2013....vi auguro un anno sereno, felice, ricco di amore e di soddisfazione. Che ognuno di voi abbia ciò che desidera di più!
Il 2012 è stato un anno durissimo , ma anche meravigliosamente speciale.
Penso ai prossimi 12 mesi e guardo i miei figli.
Per ognuno di loro vorrei un dono personale, ma  per tutti Amore e serenità.
Per Lui Signore, ti chiedo una grazia particolare: che la Ricerca trovi il modo di inibire l'azione del cromosoma in più.....
Per il resto, Signore tienici tutti vicini a Te  e tutto andrà per il meglio.